Tutti i numeri del rigenerato Lozano che si esalta con il 4-2-3-1

Due tiri, uno determinante per il raddoppio di Insigne, 4 falli subiti (più di chiunque in campo), 3 dribbling riusciti (solo Zielinski lo ha eguagliato), ma anche tanto pressing con 5 duelli vinti in attacco e 3 in difesa. Questi i numeri del Lozano che vuole Gattuso, vivo perché al centro del gioco, anche se non è un attaccante di manovra: sono 23 i passaggi completati, gli stessi di Mertens che, per larghi tratti, ha fatto il centravanti e che, per ruolo, è quello che giostra meno con i compagni. Insigne, ad esempio, ne ha sommati 52 passaggi. Conta aprire il campo, quello che è accaduto nelle primissime fasi del match con il terzino sinistro del Parma, Pezzella, spesso preso alle spalle, e soprattutto con l’ingresso di Osimhen.
Con il 4-2-3-1, con la capacità di abbassare la linea difensiva del Parma, con maggiori spazi a disposizione, Lozano si è esaltato, è entrato in entrambi i gol del Napoli. Perché se nel secondo è evidente come il suo scatto verso la porta sia stato determinante, con la conclusione deviata da Sepe ed il conseguente tap-in di Insigne, è nel primo che si capisce come Osimhen sia stato un propellente importante per il messicano.
Lozano protagonista dopo l’ingresso del nigeriano. Prende palla sull’out di destra, in piena trequarti emiliana, punta Pezzella, fa in modo che la sovrapposizione di Di Lorenzo gli apra lo spazio per il cross e segue con attenzione il movimento del nigeriano: cross nel cuore dell’area di rigore ad assecondare il guizzo di Osimhen su Iacoponi. Il resto è storia: il rimpallo che finisce sul destro di Mertens per lo 0-1 che spiana la strada alla vittoria azzurra, un buon inizio per Lozano e per il Napoli, non più distanti come era acccaduto fino allo scorso agosto.Marco Giordano (Il Mattino)

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