Il coro fu di cattivo gusto e si alzò mentre Diletta Leotta, camminava sulla pista d’atletica del San Paolo. A quel «Fuori le tette» lei rispose con il pollice verso. Si offese? Giusto un anno dopo, dice di no. «Di tutte le cose che mi sono successe e che sono state tacciate di maschilismo, quella che meno mi ha impressionato è stata anche la più rumorosa e clamorosa. I tifosi hanno intonato un coro abbastanza esplicito. In quella situazione mi è venuto più semplice replicare. È più facile parlare di persona con la curva del Napoli prima di una partita piuttosto che rispondere ai pareri e alle opinioni che arrivano attraverso i social network. In quel caso, al San Paolo è stato sufficiente fare il pollice verso scuotendo la testa: No, ragazzi, così state esagerando. Per me la vicenda finiva lì», racconta nel libro Scegli di sorridere (Sperling & Kupfer, pagg. 200, euro 16,90), dove vi sono tante belle foto di Diletta sorridente ma anche amare riflessioni su quanto le è accaduto appena ha conquistato la popolarità.
Il Mattino