Nicola Amoruso si è fatto un’idea di Osimhen, il neo acquisto del Napoli che ha già mostrato il suo valore a Parma. … «E non è quella ricorrente, che cataloga il ragazzo come una semplice forza della natura. A me sembra che abbia anche tante altre qualità, alcune delle quali da allenare. I margini di miglioramento sono enormi e la potenza dimostrata è devastante e non è quel centravanti al quale devi dare soltanto la profondità per farlo esaltare. Lui dialoga, cerca la porta».
Farlo giocare ma come? «Il sistema è un dettaglio, anche se con il Parma ha avuto la forza di cambiare il volto della squadra. Quello sembrerebbe il modulo giusto, ma siamo solo all’inizio e il giudizio rischia di essere poi parziale e anche superficiale. Mi sono piaciute varie giocate, ma anche la capacità di entrare subito nel vivo della partita e di condizionarla, positivamente».
Cosa si aspetta? «Che si confermi contro le grandi e con difese più ruvide, più esperte, più solide. Ora che verranno le partite pesanti, sarà più immediato cominciare ad arricchire la propria opinione, che è già assai soddisfacente. I presupposti per essere al cospetto di un calciatore di valore esistono e le premesse che Osimhen possa regalarci un grande campionato mi sembra si scorgano tutte. Forse non è un cecchino, ma non basta mezz’ora».
Gli accostamenti sono inevitabili. «E spesso anche fastidiosi. Ho provato a trovarne uno a cui possa somigliare e non me ne sono venuto in mente. A modo suo, è unico. O può diventarlo. Vedrete che rapidamente, studiando con Mertens e con Insigne, acquisterà anche maggiore eleganza. E farà la fortuna di chi starà al fianco, non soltanto la sua. Perché lui dà consistenza ai suoi compagni di reparto».
A. Giordano (CdS)