Tre i punti fermi e gli aspetti di Pantak, manager di Milik nei confronti del Napoli

Sì, la maniera forse più incisiva per raccontare quanto sta accadendo da venerdì tra il club azzurro e David Pantak, manager di Milik, è proprio questa. Arek ha accettato la Roma, e dunque il ricco contratto fino al 2025 da 4,5 milioni più mezzo milione di bonus a stagione, e il Napoli ha accettato l’offerta di Fienga da 25 milioni di euro tra prestito oneroso, obbligo di riscatto e bonus facilmente raggiungibili, ma il fatto è che sul tavolo c’è ancora una serie di questioni che stanno mettendo seriamente a rischio la chiusura dell’operazione.  


Primo aspetto: Pantak ha comunicato che il suo assistito non rinuncerà agli stipendi di luglio e agosto (non ancora pagati alla squadra, considerando il termine del 30 settembre).

Secondo aspetto: manca l’accordo sulle spettanze da riconoscere al manager polacco.

Terzo aspetto: Milik, da ieri blindato a casa insieme con la sua compagna Jessica e un collaboratore di Pantak, chiede formalmente al Napoli di rinunciare alla richiesta di multa e anche all’idea di chiedere i danni all’immagine dopo l’abbandono arbitrario del ritiro da parte della squadra, in coda alla partita di Champions con il Salisburgo al San Paolo.

Una bomba che le parti stanno provando a disinnescare: anche perché tra qualche mese, giova ricordarlo, Arek sarà libero di svincolarsi a parametro zero (ha il contratto fino al 2021). D’Ubaldo/Mandarini CdS

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