In onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Gigi Moncalvo, giornalista: “La Juventus ha lasciato le tracce. 10 giugno 2013, Claudio Brachino, giornalista Mediaset diventa il capo di Sport Mediaset. Come uno dei primi atti, si reca a Villar Perosa ed incontra Andrea Agnelli. Al ritorno, a Milano, dice a Maurizio Pistocchi e Paolo Ziliani, che Agnelli gli ha chiesto di licenziarli. Alla prima riunione di tutta la redazione, per impostare le trasmissioni sulla Champions, Brachino dice: “Pensa che Andrea Agnelli voleva che licenziassi te e Ziliani”. Ho risposto che sono dei pazzi e non posso privarmi di due giornalisti preziosi della mia redazione. Ziliani sostiene di aver ricevuto una telefonata da Brachino per ribadirgli la richiesta di Andrea Agnelli. Quell’anno non accade nulla. Il 13 agosto 2014, alla fine dei Mondiali, arriva un e-mail a Pistocchi che non è più previsto per i programmi della rete. A quel punto chiama il direttore che si giustifica dicendo sia una scelta editoriale: un signore che è il figlio di Fedele Confalonieri. A Pistocchi vien detto di non dover più criticare la Juventus perché nel suo Tweet aveva scritto di Tagliavento e Buffon che abbracciati uscivano dal campo dopo una partita contro la Lazio. La didascalia era “Forse staranno parlando del gol annullato a Muntari in Milan-Juventus”. A quel punto la direzione giornalista di Sport Mediaset cambia: Brachino viene mandato a dirigere il TG4, al suo posto arriva Alberto Brandi, attuale direttore. Pistocchi è capo servizio dal 1991, gli è stato promesso di diventare capo redattore più volte, ha firmato come autore decine di trasmissioni di successo, ma non l’hanno mai fatto salire di grado. Tutti i giorni, da tanti anni, va a lavorare, sempre in orario per non cadere mai in fallo. Viene sotto utilizzato, dequalificato, mobbizzato. Nei giorni scorsi gli arriva la proposta di essere uno degli ospiti fissi nel programma di Chiambretti. A Mediaset, il dipendente che fa lavori extra, non viene pagato a parte, prende sempre lo stesso stipendio. È stato poi telefonato da un responsabile di FCA auto per fare il discorso che è il terzo per soldi spesi in pubblicità ed ha un enorme dominio. Se sei Mediaset ed hai da mantenere una serie di reti, è chiaro che devi tenerti buona la FIAT. Prendendo in esame TikiTaka, sono trasmissioni in cui gli ospiti sono sportivamente pilotati. È chiaro che ci deve essere il filo juventino, il filo milanista, se fossi tifoso del Napoli, non mi sentirei rappresentato, neppure se fossi della Roma o della Lazio”.