Dopo i 3 azzurri ora anche il “trucco” di De Laurentiis jr per i punti sulla patente

Sei punti recuperati sulla patente e qualche telefonata di troppo con un soggetto intercettato. Un corso abilitante per la patente quanto meno sospetto (per i carabinieri: falso, posticcio) e quelle conversazioni agli atti dell’inchiesta sulla Motorizzazione civile di Napoli. Sono i punti che vedono coinvolto Edoardo De Laurentiis, nato a Roma nel 1985, figlio del presidente del calcio Napoli, che viene indicato tra i beneficiari di un sistema messo in piedi da Ciro Leva, indagato numero uno nelle indagini terremoto sugli uffici di via Argine. Sette giorni fa, sono stati notificati 21 avvisi di chiusa inchiesta a carico di direttori, ingegneri, esaminatori, titolari di scuole guida, ufficiali di polizia municipale tutti a vario titolo accusati di corruzione nel filone di inchiesta sulle cosiddette patenti facili. Una vicenda che vede coinvolti (non come indagati, ma come beneficiari), calciatori del calibro di Koulibaly, Ghoulam, Callejon (per la storia delle patenti nautiche), ma che ora vede spuntare anche il nome del figlio del patron azzurro. Restiamo all’informativa dei carabinieri del reparto operativo di Caserta agli ordini del comandante Salvatore Sferlazza, all’accusa di falso mossa a Ciro Leva: «Ha manomesso i registri di presenza alle lezioni e i relativi verbali, posticipando la firma delle presenze, o talvolta mettendola al posto dei concorrenti, tanto da attestare falsamente la frequenza al corso di recupero punti patente tenuta presso la sua autoscuola di Sant’Erasmo dal 10 novembre al 15 novembre 2014, determinando così l’indebito rilascio dell’attestazione per il successivo accredito da parte della Motorizzazione di sei punti patente all’allievo De Laurentiis Edoardo». Ipotesi di falso, il figlio del presidente del Napoli non è destinatario di alcun avviso di garanzia, vicenda che resta comunque segnata da una quasi scontata prescrizione. Inchiesta coordinata dai pm Danilo De Simone e Cristina Curatoli (aggiunto Vincenzo Piscitelli) esiste un lungo capitolo legato alla storia del recupero punti patente di De Lurentiis jr. Intercettazioni che servono agli inquirenti a dimostrare il metodo usato da Ciro Leva, nei rapporti triangolari tra clienti e quelli della motorizzazione civile (difesi, tra gli altri dai penalisti Giovanni Bellerè, Stefano Montone, Luigi Sena). 

Leandro del Gaudio Il Mattino

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