Il Napoli, invece, non è mai stato di questa idea e fin da subito ha fatto sapere di non voler giocare la gara per non andare incontro a inutili rischi. Una posizione poi appoggiata dalla Direzione generale della Salute portoghese, che solo in serata ha annullato la gara in programma tra lo Sporting e il Napoli. E pensare che se la comunicazione da parte dello Sporting fosse arrivata prima dell’atterraggio degli azzurri a Lisbona, probabilmente la squadra non sarebbe proprio partita per il Portogallo. Lo Sporting faceva affidamento su un protocollo diverso rispetto a quello utilizzato in Italia. Per loro, infatti, bastava che tutti i convocati per la partita fossero negativi, senza considerare i possibili contatti intercorsi fino a ieri con il resto dei membri di squadra e staff tecnico. In virtù di questa situazione potenzialmente pericolosa, il Napoli ha fatto capire di essere contrario allo svolgimento della gara e ha immediatamente virato su un piano B per non sprecare una giornata di lavoro. Gattuso ha cercato di ottimizzare i tempi organizzando una partitella in famiglia tra i suoi giocatori stesso sul prato dello stadio Alvalade di Lisbona. In questo modo la squadra si è potuta allenare prima di fare ritorno a casa come previsto dal programma originale. Per avere l’ufficialità dell’annullamento della gara si è dovuto attendere la serata di ieri, quando è arrivato l’annuncio da parte dei club azzurro. «L’amichevole con lo Sporting Clube de Purtugal, in programma alle ore 20:30 italiane, è stata annullata a causa della positività al Covid-19 di alcuni calciatori del club portoghese». Dopo poco arriva anche la replica da parte del club portoghese. «La gara è stata annullata su indicazione della Direzione generale della Salute perché non sono soddisfatte le condizioni necessarie per lo svolgimento della partita».