In questo periodo di Covid-19, si parla di prevenzione per coinvolgere la gente a mettere la salute al primo posto. Un evento che può essere di grande aiuto è sicuramente il Compus 3s che agli inizi di Ottobre aprirà le porte alla Rotonda Diaz. Ilnapolionline.com ha intervistato uno dei fondatori della manifestazione Tommaso Mandato.
I primi di Ottobre si svolgerà la manifestazione del Campus 3s alla Rotonda Diaz. In pieno Covid, che misure verranno adottate? “Sicuramente su questo aspetto siamo più avvantaggiati, visto che noi ci occupiamo di prevenzione. Sarà come una manifestazione che vedrà la gente coinvolta in maniera specifica per mettere la salute al centro del progetto e quindi vi aspettiamo in massa. Sono certo che come ogni anno il nostro messaggio sarà ascoltato, per passare 4 giorni in maniera spensierata, ma come sempre la prevenzione in primo piano”.
Oltre alla mammograzia e i vari test, verranno fatti i tamponi e quelli sierologici per le misure Covid-19? “Al momento non sono previsti, nel senso che con il passare dei giorni capiremo se si potrà trovare il modo per poterli fare oppure no. Ovviamente ci dovremo accordare con gli organi competenti per far sì che vengano aggiunti. Nelle prossime settimane sapremo se verranno aggiunti alla manifestazione del Campus 3s”.
Al momento il Governo non apre ufficialmente gli stadi ai tifosi almeno fino al 30 Settembre. Cosa ne pensi in merito? “Secondo me con il giusto distanziamento e l’utilizzo delle mascherine, io avrei dato la possibilità di aprire gli stadi al pubblico. Secondo me con le regole e il rispetto di esse, si possono far entrare la gente nei vari impianti. A Castel di Sangro c’è stato l’esempio che è andato liscio, grazie al comportamento esemplare dei napoletani, spesso tacciati non nel modo appropriato. Anche a Parma è andato liscio, forse la recente vicenda delle discoteche, fa pensare che riaprire gli stadi possa portare a gravi conseguenze. Io però rispetto la decisione ma non la condivido”.
Anche se sono solo amichevoli, che cosa ne pensi del neo acquisto azzurro Osimhen? “Io credo che questo è un ragazzo che gli si deve dare il tempo di conoscere a fondo il nostro campionato. Viene da una realità diversa, la Ligue 1, perciò ad oggi non ci possiamo sbilanciare. Detto questo, senza dargli pressione ovviamente, ha doti davvero interessanti. Ha il fiuto del gol, sa difendere bene la palla e poi sa muoversi bene negli spazi. Credo che se hai tutte queste doti, puoi segnare in amichevoli, allenamenti e infine nelle gare ufficiali, perciò sono ottimista”.
Da ex agente Fifa, come giudichi il mercato attuale in pieno periodo Covid-19? “Ad oggi è un mercato bloccato dal fatto che non è semplice per i club spendere tanto, il Covid-19 economicamente ha creato degli svantaggi. In generale penso che oggi le società si devono adattare al momento, in attesa di poter fare le mosse giuste. Anche Juventus e Barcellona sono in difficoltà per allestire squadre all’altezza, così come il City. Il Napoli deve prima vendere i giocatori come Koulibaly e Milik, per poi fare le mosse in altri reparti, anche a sinistra con Ghoulam, dove c’è sempre il punto interrogativo sulle sue condizioni fisiche”.
In caso di cessione di Koulibaly punteresti su un elemento di esperienza, oppure su un giovane da far crescere? “Ovviamente cercherei di trattenere Koulibaly, ma sembra che sia al momento un’ipotesi di non facile soluzione. E’ chiaro che al suo posto prenderei un giovane da far crescere come fu fatto per l’ex del Genk, vediamo come va a finire la questione di Maksimovic, in tal caso ne dovresti prendere due in difesa”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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