Dries, uno e centomila: è già pronto il Mertens 3.0

Uno e centomila, ma mai nessuno, Dries. «Sotto punta» o seconda punta o trequartista, ma anche falso nueve, esterno a destra, a sinistra, attaccante centrale…Mertens è questo, ma non se la caverebbe male in molto altro ancora. In questo assetto tattico variabile, è lì che gironzola alle spalle di Osimhen ma chissà se è veramente questa la soluzione finale. Gattuso sa bene che a Mertens può chiedere qualsiasi cosa perché Dries ha la forza di chi non perde mai di vista il resto, il mondo che gli gira intorno.
Ha impressionato anche il Belgio: con la Danimarca è stato schierato dietro a Lukaku e al fianco di Carrasco, come trequartista. Ha fatto un gol e un assist. D’altra parte, se ci sono i tuttocampisti ci sono pure i tuttoattaccanti quelli che sanno fare qualsiasi cosa là davanti. Nel Napoli, nelle sue 322 presenze ha giocato 155 volte prima punta (Gattuso lo ha piazzato praticamente sempre là nel mezzo del tridente), 103 ala sinistra, 17 volte ala destra e 20 volte seconda punta (quasi sempre con Ancelotti). E si è messo a disposizione di Gattuso, ha sposato la causa e nei giorni a Castel di Sangro ha preso per mano Osimhen. Non sente la rivalità, non avverte il dualismo. E’ rimasto per alzare il primato dei gol. Ma non pensa di dover fare da chioccia, macché. Vuole l’Europeo con il Belgio, vuole centrare obiettivi importanti con il Napoli. Lo ha detto e ripetuto. Il 4-3-3 e il piano B, il 4-2-3-1. Lui non teme questa ennesima rivoluzione. Gattuso lo ha rianimato e lui non si è tirato indietro. Ha una voglia matta per questa sua fase tre della sua carriera. Un’altra pagina da scrivere, adesso. Uno che a seconda delle circostanze dovrà essere prima punta, trequartista e ala. Difficile trovare uno come Mertens.

 

Il Mattino

CalcioGattusoMertensNapoli
Comments (0)
Add Comment