Se il City non arriva con una offerta scritta – e senza interlocutori – ai 90 milioni che chiede il Napoli, Kalidou Koulibaly resterà in azzurro ancora una stagione. Per la gioia di tutti, Gattuso in primis. Un po’ meno per i conti del club che hanno bisogno di una sforbiciata al monte ingaggi anche alla luce della perdita da Covid che De Laurentiis ha quantificato tra i 150 e i 200 milioni. Un passaggio è fondamentale: Koulibaly è felice a Napoli, non solo per un ingaggio tra i più alti della serie A (6 milioni netti). Ha voglia di una nuova avventura, motivo che lo ha spinto a parlare con il Manchester City e a trovare un accordo (4 anni a 8,5 milioni). Ma dovesse restare non avrà il mal di pancia. Dunque, la chiusura improvvisa di De Laurentiis non viene vista male dal senegalese. Comunque vada, sarà contento. Il City si è legato al dito lo sgarbo Jorginho che venne girato al Chelsea anche per sbloccare la trattativa Sarri. Mansur bin Zayed pare non voglia passarci sopra. In verità, di questi tempi, basta una mail con offerta scritta col prezzo giusto. In ogni caso, di tempo ce ne sta ancora. Il punto è anche un altro, come ha spiegato Ramadani: il Manchester City è sotto la lente dell’Uefa per le sue spese. Il Tas ha annullato l’esclusione dalla Champions con una formula molto vicina «all’insufficienza di prove». Dunque, prima di spendere 90 milioni, anche il City deve far cassa. Ramadani ha fatto intendere che anche il Psg potrebbe fare la sua offerta (a Parigi il difensore ha una serie di proprietà immobiliari) ma comunque non superiore a 65 milioni. Insomma, è un mercato pieno di variabili. A quel punto ad andare via sarebbe Maksimovic, che ancora prende tempo per il rinnovo del contratto. Fonte: Il Mattino