Cresta sui ticket d’ingresso al Gran Cono, acquistati online in grandi quantità e rivenduti ai turisti con nomi falsi e prezzi maggiorati. I bagarini salgono a quota mille e si avventano sul Vesuvio. Un giro d’affari ora al vaglio del Reparto carabinieri forestali Parco Nazionale del Vesuvio, agli ordini del colonnello Antonio Lamberti, che ha aperto un’indagine. Alle denunce ufficiali si sono aggiunte anche segnalazioni di guide turistiche e associazioni: riferiscono di operatori di agenzie che smerciavano biglietti sulle bancarelle dei souvenir, di conducenti di taxi abusivi e persino di adescatori online che acquistavano o prenotavano dal sito decine di biglietti (costo singolo 10 euro, 8 il ridotto) per rivenderli tra i 12 e i 18 euro.
Fonte: Il Mattino