«Una persona positiva come me poteva mai risultare negativo al test per il Covid 19? Ho preferito annunciare la mia positività perché giravano troppe voci. Ma sto bene». Lello Carlino, patron di Carpisa e presidente del Napoli calcio femminile, non ha perduto il consueto buonumore. Carlino ha rivelato ieri su Facebook di essere positivo al Coronavirus. Un post che ha suscitato migliaia di risposte da parte dei suoi estimatori, tutti concordi nel manifestargli la loro solidarietà. «Tranquillo che passa tutto, sei sempre una roccia», è il messaggio di Stefania. Mentre Emma scrive: «Renderlo pubblico è degno di stima». E Carlino ringrazia tutti «per l’affetto e i tanti messaggi ricevuti. Sto bene, molto bene, logicamente in rigorosa quarantena. Vi voglio bene». Al telefono dalla sua abitazione, il patron di Carpisa racconta le vicende che lo hanno portato ad effettuare il test. «Sono in quarantena da 10 giorni – spiega Carlino – e mi sembrava giusto comunicarlo. Sono sempre sincero e non ho paura di dirlo. Non c’è niente da nascondere».
Si è sottoposto ad un tampone al ritorno dalle vacanze? «Sono stato in vacanza in Sardegna ma non mi sono mai recato al Billionaire o in altri locali. Ero blindato in barca con la mia famiglia. Non abbiamo mai fatto serate, tranne il più giovane, che qualche volta andava in giro. Lui è asintomatico. Al ritorno ho ritenuto opportuno fare il tampone. Per accelerare i tempi mi sono recato da un privato. Dieci giorni fa ho avuto il risultato. Da allora sono in quarantena nella mia abitazione con i miei familiari».
Ha fatto solo il tampone in un laboratorio privato? «Lunedì scorso ho fatto anche il tampone Asl ma non conosco l’esito. Ufficialmente non sono ancora positivo. Se non avessi fatto il tampone da un privato ora non sarei in quarantena. I sintomi li ho avuti, con febbre e tosse. In ogni caso, consiglio a tutti di sottoporsi al test. Del Coronavirus si sanno tante cose ma non da dove venga».
Si aspettava di ottenere rapidamente il risultato? «I medici sono stati gentilissimi. Sui livelli di assistenza non ho niente da eccepire. Al Frullone sono bravissimi. Ci sono stato anche con la squadra femminile. Avrei voluto sapere l’esito del tampone un po’ più presto. Ma non mi lamento. Se risulterò positivo al secondo test, da lunedì ricomincia la quarantena. Quello che ho notato è che questo virus ha una facilità di contagio impressionante. Credo che il virus arrivi dai giovani, che sono tutti asintomatici e potrebbero contagiare tutti i più anziani. Per quanto mi riguarda, tutto sommato la quarantena sta andando bene. Spero che abbiano ragione quei medici che dicono che ora ci troviamo in una fase meno invasiva. Ma non si può mai dire mai. Berlusconi docet. Prima era asintomatico e poi si è trovato al San Raffaele. Però il momento peggiore mi sembra passato. Per fortuna non ho contagiato la squadra perché non vedo le giocatrici da un mese. E lo stesso discorso vale per l’azienda. Sa che cosa mi pesa in questo momento?».
Dica. «Mi dispiace non poter seguire la squadra ma ci penserò dopo la sosta. Avremo 3 settimane di stop. La squadra, ora, non è al completo perché ci sono tre giocatrici positive al Covid 19. Poco fa mi ha chiamato un amico da Bari. Era in lacrime per me. Ma mi sono tolto il pensiero. Voglio solo dire a tutti che i tamponi devono essere fatti».
Fonte: Il Mattino