Esordio con pareggio in Nations League per l’Italia del c.t. Mancini contro la Bosnia, dove non ha mostrato sul piano del gioco quello fatto vedere nelle qualificazioni. Dopo una prima frazione dove l’unico brivido lo crea Insigne che sfiora la rete su punizione, è lo stesso calciatore del Napoli ad inizio ripresa a cogliere il palo. Gli ospiti sbloccano il match con Dzeko, sul gol non perfetto Donnarumma. L‘Italia però non si arrende e pareggia con Sensi, con l’assist di Insigne. Il 7 Settembre trasferta ad Amsterdam contro l’Olanda per trovare di nuovo quel gioco che non si è visto al “Franchi”. Nelle pagelle bene Barella, male invece Belotti e Lorenzo Pellegrini.
Donnarumma 5,5 – Nel primo tempo avrebbe perfino il tempo di ammirare la luna che sale dietro la Fiesole. Nessun tiro, nessuna uscita. Poi la luna gli va di traverso, sul palo di Hodzic perde il tempo dell’uscita e sul gol di Dzeko segue la palla che in area piccola vola da una testa bosniaca all’altra.
Florenzi 6 – Nella prima mezz’ora resta dietro perché l’Italia attacca sul versante opposto, poi si fa vedere anche lui, soprattutto per i cambi gioco alla ricerca di Biraghi. Sul palo di Hodzic sbaglia il tempo dell’intervento, ma poco dopo arriva pericolosamente alla conclusione.
Bonucci 5,5 – Gli tocca un compito molto antipatico, deve uscire su Dzeko quando lo cercano con i lanci lunghi dalla difesa e il romanista ci arriva quasi sempre per primo. Sull’ultimo attacco bosniaco non si decide a chiudere e rischia.
Acerbi 5,5 – Gioca per caso, nel vero senso della parola. Un errore sulla distinta e va in campo al posto di Chiellini. Non è in condizione.
Biraghi 6 – Da ex viola conosce bene la fascia sotto la Maratona e quella sotto la tribuna, le riempie con una corsa continua solo che quando crossa dimentica che in area non ci sono i centimetri e i muscoli di Lukaku, così crossa alto e i difensori della Bosnia hanno sempre la meglio. Se alla generosità abbinasse la qualità…
Lo. Pellegrini 5 – Spento fin dalle prime battute. Mancini cerca di rianimarlo dopo 10’ scambiando la posizione con Barella. Niente da fare. Il ct ci riprova nel finale del primo tempo facendolo avanzare e accentrare nella posizione del trequartista. Niente da fare di nuovo.
Kean (41’ st) sv – Nove minuti da esterno destro. Senza spunti.
Sensi 6 – Ha giocato l’ultima partita da titolare il 12 febbraio, semifinale di Coppa Italia. Sono passati sette mesi e si vede bene. Resta lucido per 10 minuti, poi scompare dalla scena. Per fortuna nella ripresa si riaccende nel momento decisivo, scambia con Insigne e piazza il tiro che, deviato da Sunjic, porta l’Italia al pareggio.
Barella 6,5 – E’ l’unico azzurro che supera l’imbarazzo generale, l’unico che gioca con dinamismo, con aggressività, l’unico ad alzare il ritmo. Vista la pessima condizione di Sensi, dopo un quarto d’ora si trasforma nel vero regista della Nazionale. Non si ferma mai.
Chiesa 6 – Inevitabilmente gli manca ancora il ritmo. Nel primo tempo ha una sola occasione e la mira è sbagliata, palla sull’esterno della rete. Nella ripresa due assist fatti bene, per il palo di Insigne e la palla-gol di Florenzi. Un attimo dopo, Mancini lo toglie.
Zaniolo (26’ st) 5,5 – Inizia da ala destra e poi diventa esterno destro. Prende un giallo esagerato e si vede solo in quell’occasione.
Belotti 5 – L’alternanza con Immobile andrà avanti fino all’Europeo compreso, per Mancio sono alla pari ma in questa partita il granata non fa niente, anche se l’unico tiro (si fa per dire…) dei primi 45’ nella porta della Bosnia è suo. Nella ripresa si nota solo quando prende l’ammonizione.
Immobile (28’ st) 5,5 – Tenta un paio di attacchi, senza sfondare.
Insigne 6,5 – La partenza è incoraggiante, sprinta, surfeggia, cerca l’angolo per la conclusione, poi rallenta. Si rilancia nella ripresa colpendo un palo e regalando a Sensi la palla del pareggio.
Mancini (Ct) 6 – Che sia un passo indietro è evidente, ma a questo punto della stagione (ancora da iniziare) non può chiedere di più agli azzurri.
Fonte: CdS