Ancora tre gol per Osimhen e solo applausi per Koulibaly

Si muove da attaccante verace, segna da attaccante verace. Ancora una tripletta per Osimhen, in un’oretta di gioco. I gol estivi non valgono punti, ma Victor dà segnali importanti, soprattutto di crescita atletica. Osservando gli azzurri si possono intraveder gli indizi del Napoli che verrà. Si riparte, attenzione, con qualche beccheggio difensivo di troppo. Gattuso ripropone il 4-2-3-1 con l’unico fuori posto che è Younes che opera sottopunta. I due bassi al centro della mediana, Demme e Gaetano, pallone tra i piedi, sbagliano poco, ma appaiono leggerini. IL Teramo nonostante qualche “leggerezza” e qualche sbadiglio in difesa non ne approfitta. Le cose migliori il Napoli le fa in fase propositiva: scambi in un fazzoletto, agilità, verticalizzazioni, vorticoso mulinar di gambette fino all’imbucata per chi taglia da dietro e piomba in area. Osimhen saltella di qua e di là ed è sempre presente. Il trucco di Gattuso in questa amichevole è quella di riuscire a tenera palla più tempo possibile. Nei primi 45′, dopo il gol del nigeriano, arriva anche la rete di Lozano (quel Chucky con cui Ringhio lo martella rimbomba per tutto il tempo nello stadio) e poi qualche altra occasione (ancora di Osimhen e poi di Gaetano). 
Nella ripresa entra Manolas e la coppia di centrali è la stessa che ha giocato a Barcellona. Poi c’è spazio per la nidiata di fanciulli e per gli altri due gol di Osimhen Quando esce Koulibaly sono solo applausi.
Il Mattino
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