In onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Umberto Calcagno, vice presidente AIC: “Sapevamo che lo slittamento della stagione passata avrebbe creato un ingolfamento dei calendari, ma nessuno poteva prevedere cosa sarebbe successo la passata stagione. Ad oggi la situazione è conosciuta, quindi le società di alto livello terranno conto del fatto che potrebbe esserci bisogno di rose ‘larghe’ per gestire psicologicamente e fisicamente la stagione che verrà. Anche in Fifpro ed a livello internazionale si sta ragionando sul fatto che sarà impegnativa, soprattutto per i Top Player che avranno impegni in Europa e con le Nazionali. Non ho dubbi sul fatto che anche le società che non hanno impegni come coppe, si attrezzeranno per poter far respirare un po’ tutta la squadra. Preoccupazione? C’è. Lo stress sarà diverso rispetto al normale, in questo momento però non ci sono alternative migliori. Dobbiamo convivere con il virus, dobbiamo abituarci a disputare probabilmente un intero campionato con una fase epidemiologica, al momento sotto controllo. Inter e Atalanta? Non è ingiustificato voler riposare una settimana ancora. Sono calciatori di alto livello che devono riprendersi e fare un intero campionato. Riapertura stadi? I calciatori sono i primi a voler avere i propri tifosi allo stadio, ma non è qualcosa di nostra competenza. Anche il CONI auspica per la riapertura, ma siamo tutti nelle mani del CTS. Stiamo spingendo affinché ci possa essere un’apertura in questo senso, nelle misure in cui è possibile farlo. Tornare alla normalità sarebbe molto bello ed un bel segnale per l’intero Paese. AIC? Anche per noi è cominciata una nuova stagione sportiva, ma non abbiamo ancora una data fissata”.