De Laurentiis alla radio ufficiale del calcio Napoli dà sfogo a tutta la sua rabbia e preoccupazione:
«È una follia iniziare il campionato a settembre, con i tutti i casi di Covid che tornano a spuntare, solo per fare contenti quelli della Uefa. Perché ai tifosi delle squadre, la Nazionale interessa fino a un certo punto». De Laurentiis resta della sua idea. E la ribadisce ogni volta che può. Ma il calcio italiano non lo segue: perché ieri la Federcalcio ha ufficializzato la date d’inizio della serie A (il 20 settembre). Esattamente quello che non voleva il numero uno azzurro. Che, parlando a Radio Kiss Kiss, è tornato a tuonare contro Ceferin colpevole «di una mancanza di rispetto nei confronti dei club, perché non si possono far convocare i nazionali il 23 agosto e restituirli il 10 settembre. Se poi vogliamo fare a cazzotti…». Anche il presidente Gravina, che ha lasciato più volte intendere di essere favorevole a uno slittamento a ottobre, ha preso atto della decisione della Lega Serie A. «È tutto inutile, il calcio va sistemato, la serie C va riformata con la creazione di due serie B, la A deve tornare a 18 squadre, con due retrocessioni, il format va rivisto. Ma nessuno pensa di poter cambiare le cose», ha ripetuto De Laurentiis. In ogni caso, nessun cambiamento in corso d’opera. Il Consiglio federale ha ufficializzato anche la chiusura, fissata per il 23 maggio, oltre alla finale di Coppa Italia che si giocherà il 19 maggio (a Milano) e alla ripresa di Serie B e C nel week end del 26-27 settembre. La novità è l’unificazione delle Can di A e B in un’unica Commissione arbitri nazionale.Fonte; Il Mattino