Il Napoli prosegue la preparazione a Castel di Sangro, sede del ritiro dei ragazzi di Gattuso, in vista della prossima stagione agonistica. Si lavora in Abruzzo, ma al tempo stesso si pensa al mercato, dove saranno settimane movimentate. Di questo e non solo ilnapolionline.com ha intervistato il collega di Radio Kiss Kiss Carlo Alvino.
L’altro giorno a Castel di Sangro si è giocato il triangolare, dove si è visto anche il Napoli. Conosciamo gli aspetti positivi, in cosa gli azzurri dovranno migliorare? “Sicuramente gli aspetti positivi, oltre ad Osimhen e Politano, ci metterei anche Younes. I brevilinei sono i calciatori che carburano subito, mentre quelli di fisico più pesante ci mettono un pochino di più. I casi sono: Llorente, Manolas e Koulibaly, ancora non al 100%. E’ chiaro che ci vorranno altri test e sfide per avere le idee chiare. Mi piacerebbe un Napoli camaleontico, che sappia cambiar pelle a gara in corso, se si riesce in questo passaggio, allora si potrà crescere senza ombra di dubbio”.
Al “Patini” stiamo vedendo i tifosi allo stadio, mentre oggi il C.t.s. ancora non apre a questa possibilità. Cosa ne pensi in merito? “Qui c’è il modello Castel di Sangro, dove i tifosi hanno la possibilità di vedere la squadra allenarsi e c’è stata una buona affluenza di tifosi al campo per il triangolare. Di questo il merito va al Presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio, ad Aurelio De Laurentiis e il sindaco di Castel di Sangro Angelo Caruso. Rispetto ovviamente l’opinione del C.t.s., però la mia sensazione è che il calcio non viene preso nella giusta considerazione. Pensiamo alla scuola, luogo chiuso e c’è la possibilità di far andare alunni, insegnanti e non solo. Lo stadio invece è all’aperto e con i giusti controlli puoi far entrare tra le 5 e le 10 mila persone. Rispetto come sempre ma non condivido”.
Parlando di mercato, dopo Allan, pensi che ci siamo per Milik alla Roma, con Under in azzurro? “Fuori dai cancelli di Castel Volturno, o in questo caso Castel di Sangro, c’è un cartello con su scritto vendesi. Prima cedere e poi acquistare, ovviamente si cerca di farlo in poco tempo. Per Allan manca solo l’annuncio, ma andrà all’Everton, mentre Milik lui ha deciso di andare alla Roma e dal club giallorosso arriverà Under. Le tempistiche? E’ un’operazione che non si può chiudere in 24 ore, vista l’importanza dell’affare, anche perché c’è sempre Dzeko in direzione Juventus. Io penso che per metà Settembre, potrebbe per il 10, si possa chiudere definitivamente, anche per Arek dopo questa situazione sarebbe deleterio se restasse al Napoli senza giocare”.
Per il dopo-Allan pensi che dipende anche dal modulo che vorrà adottare Gattuso? “La scelta tattica è importante per le strategie del Napoli, a seconda del modulo, si farà la scelta più adatta. Da quello che so è che Veretout è sempre meno un obiettivo, la Roma non vuole cederlo, perciò si andrà su altri nomi per la linea mediana”.
Infine su Boga, potrebbe arrivare assieme ad Under e su Koulibaly chi l’eventuale sostituto? “Sarebbe l’accoppiata ideale, il Napoli ci sta pensando, ma non è semplice come trattativa. Il Sassuolo non è facile a cedere i suoi assistiti tanto facilmente, non semplice, ma ci si sta lavorando, come per il turco. Koulibaly? Una sua permanenza al momento la vedo difficile, sarei favorevolmente sorpreso se dopo il 5 Ottobre restasse in azzurro. Sul suo sostituto i nomi sono quelli, ma in questi casi c’è Giuntoli che sa il fatto suo e potrebbe tirare il classico coniglio dal cilindro, ovvero un nome a sorpresa”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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