Osimhen: “Mister 80 milioni? Non mi pesa questa valutazione”

BEATA GIOVENTÙ

«Ho accettato con entusiasmo questa sfida, so che non sarà facile: quando ho incontrato il presidente e il tecnico non ho avuto più dubbi perché sono stati capaci di farmi sentire a casa mia. Ho sentito che al Napoli avrei trovato l’amore di cui un giovane calciatore ha bisogno». Una presentazione è un momento che conta poco: ci sono sempre proclami e ottimismo. Non può essere diversamente. Osimhen non è un personaggio come gli altri. Non solo per le sue sofferenze da bambino, ma anche perché non ha mai smesso di girovagare negli ultimi anni.

Qui può mettere davvero radici: d’altronde ha firmato per cinque anni. Racconta: «Non mi sono mai arreso, vengo da un posto dove ti svegli la mattina e devi pensare a come arrivare alla sera. Ai ragazzi della periferia di Napoli dico che devono lottare sempre, inseguire i proprio sogni, non arrendersi mai». Il nuovo Napoli verrà costruito per esaltare le sue doti. Lui su questo non dà indicazioni a Gattuso.

«Posso fare quello che vuole. Non mi tiro mai indietro, posso anche imparare a fare cose che non ho fatto prima». Si consegna nella mani di Ringhio, il tecnico che tra videochiamate e telefonate durante il lockdown lo ha marcato davvero a uomo.

«Non era facile questa trattativa, proprio perché non ci siamo mai potuti incontrare prima della fine della quarantena», rivela Cristiano Giuntoli. «So che i tifosi vogliono un mio gol alla Juventus, ma quello che conta è essere una squadra forte. Io mi sono allenato molto durante la lunga sosta, non mi sono mai fermato, tranne quando sono tornato in Nigeria a salutare mio padre. Non sono al 100 per 100 ma lo sarò presto, per quando inizierà il campionato. Per me essere arrivato a Napoli vuol dire aver fatto un grande salto in alto nella mia carriera».

È mister 80 milioni (o giù di lì). La cifra più alta pagata dal Napoli per un giocatore. «Non mi pesa questa valutazione, del denaro non mi importa nulla. Penso solo a come essere pronto per questa nuova avventura». Koulibaly è quello che più di tutti gli sta vicino. Ma anche Mertens, in questi primi giorni, lo sta aiutando nell’ambientamento. Alla faccia di chi pensa che saranno rivali per un posto da titolare. Fonte: Il Mattino

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