A ‘Punto Nuovo Sport Show’, Alessandro Giudice, manager finanziario e consulente aziendale, autore del libro ‘La Finanza del Goal’: “Nel lungo periodo, tende a vincere chi spende di più per gli stipendi. Con tutte le eccezioni del caso, ovviamente. Quando la Juventus spende 300 milioni di euro all’anno per i salari, non ci si può sorprendere che domini la Serie A da nove anni. E’ una divergenza di forza che c’è. Un dato di fatto. In tutti i campionati, in Germania e Francia, vincono sempre le stesse. Bisogna chiedersi se le normative finanziarie della UEFA abbiano portato a tutto ciò. E come hanno realmente inciso sul calcio europeo. Se la Juventus abbia bisogno di ridimensionarsi, per evitare problemi economici? Credo di sì. Il fatturato sarà anche alto, ma le perdite restano notevoli. La gestione del bilancio non è mai stata realmente in pareggio. E, per aggiustare il tutto, c’è stato bisogno spesso di fare plusvalenze. La Juventus vale tantissimo in borsa. Quasi un miliardo e mezzo di euro. Ma ha oltre 540 milioni di debito. I debiti nelle società sono normali. A patto che siano sostenibili. La soglia era preoccupante. Ma l’aumento di capitale ha rafforzato, poi, patrimonialmente la società. Il principale problema della Juventus è la gestione del bilancio. Non il saldo dei debiti. Ha una rosa pesante da gestire. E, con la contrazione dei ricavi generata dal Covid, può mettere in sofferenza i bianconeri. La stagione 2020-21 sarà una stagione dura per tanti club. Juventus, in particolare. E questo può determinare un ridimensionamento anche per loro, ovviamente. Liberarsi di Ronaldo o Dybala? La tentazione potrebbe esserci. Anche se restano operazioni difficili da piazzare“.
Fonte: Radio Punto Nuovo