C’è un momento in cui è necessario, anzi indispensabile, uscire dagli equivoci: Zielinski è un talento naturale, quasi pazzesco, che ti prende (quasi) alla gola ad ogni «veronica». Sa fare tutto: il centrale, la mezzala, il trequartista e anche l’esterno e però senza mai dare continuità a se stesso. E’ ancora un incompiuto, ma basta guardarlo un momento, nelle giornate di grazie, per rendersi conto cosa si nasconda in quei piedi (e anche in quella testa) che lasciano sgorgare calcio cerebrale. Eppure non si è ancora visto, non per ciò che potrebbe, non per quello che dovrebbe: la sua stagione è la prossima, perché non avrà più come in passato una concorrenza che gli ruberà il sonno. E forse saprà che dovrà semplicemente essere se stesso, trovando la propria dimensione (da centrocampista che aggiunge anche gol) in un ruolo, ma che sia uno solo, con il quale esplodere.
Fonte: CdS