La positività di Petagna arriva a metà giornata, quando il calcio italiano si trova davanti agli occhi. In modo netto quello che sarà il primo e forse anche principale avversarlo che dovrà affrontare: il contagio, in particolare dai ritorni dalle vacanze. “Secondo le regole stabilite dal CTS e condivise dalla Federcalcio, è ovvio che il nostro giocatore va in quarantena. Secondo la prassi stabilita dall’Università Federico II e dalla SSC Napoli, per tutti i calciatori domenica, prima del ritiro. ci saranno i test di apertura ritiro. Anche in questa stagione. ci saranno gli esperti della Federico II che riprenderanno il lavoro già fatto lo scorso anno”.
A spiegarlo è il professor Vincenzo Mirone. Ordinarlo di Urologia della Federico II. Il responsabile degli screening attraverso i tamponi Covid-19 per i giocatori e lo stati del Napoli.
Petagna sta bene, ma salterà il ritiro?
“Il ragazzo sta benissimo. Bruciava dalla voglia di andare in ritiro. Scalpita. ma noi rispetteremo le norme a causa della positività riscontrata, salterà il ritiro nei giorni in cui dovrà essere in quarantena. Mister Gattuso ed il dottor Canonico stanno già provvedendo ad una preparazione domiciliare per Petagna. L’attaccante si allenerà a casa nel migliore dei modi”.
Giusta la misura delle due settimane di quarantena?
“Se vogliamo riprendere il campionato. sebbene con una fase iniziale ancora a porte chiuse, allora dobbiamo accettare queste norme. Sono quelle che ci hanno permesso di chiudere la scorsa stagione: ci vuole molta prudenza, anche guardando a quello che sta accadendo nelle ultime ore. Almeno per settembre ed ottobre dobbiamo rispettare i protocolli rigidi che ci sono. Infatti. Immagino anche che sarà complicato ripopolare gli stadi nel breve periodo. Non ci possiamo permettere un nuovo lockdown. nel calcio come nella vita di tutti i giorni”.
Ha timore per i risultati del tamponi di domenica?
“Spero fili tutto liscio. C’è anche un pizzico di scaramanzia (ride, ndr). Il rischio esiste, sono ragazzi di 25-30 anni per i quali dopo un duro lockdown. dopo una ripresa agonistica che li ha messi a dura prova, il tentativo di un’estate più libera c’è stata, ne siamo consapevoli. Il rischio di qualche positività potrebbe esserci”. Fonte: Il Mattino