Per vedere in campo il Napoli, non si dovrà aspettare il weekend del prossimo 19 settembre, perché domani le ragazze del Napoli femminile faranno il loro esordio in serie A. Appuntamento alle 17.45 contro il Bari, in una partita che vuol dire tantissimo per le ragazze allenate da Marino che sono ferme da 5 mesi e che non hanno nemmeno potuto festeggiare sul campo la promozione conquistata la scorsa stagione. In campo ci sarà anche Elisabetta Oliviero, protagonista in azzurro lo scorso anno e adesso emozionata per la ripresa del campionato.
Cosa vuol dire per lei il ritorno in campo? «Una sensazione bellissima. Perché dopo 5 mesi di stop la voglia è tanta. Ma c’è anche pizzico di paura perché non sappiamo che emozioni ci saranno. Infatti dobbiamo cercare di essere più serene possibile».
Con che spirito si affronta la serie A? «Abbiamo tanta voglia di fare bene per la città e per questi colori, anche perché quest’anno abbiamo una bella maglia azzurro Napoli».
A proposito, lei è tifosissima della squadra maschile… «Anche se dal mio accento non si direbbe, sono nata a Pompei, sono cresciuta a Ercolano e fino a 4 anni sono stata a scuola sul Vesuvio. Insomma, la mia infanzia è tutta qui. Poi mio padre, che è uomo di mare, ha trovato lavoro al porto di Genova e mia madre da vera coraggiosa ci ha portati tutti al nord. A Pompei ci sono ancora i miei zii».
Ma dicevamo della sua passione per il Napoli… «Sono cresciuta guardando le cassette di Maradona. Ho appena 23 anni, ma mio fratello, che giocava nella Salernitana, si caricava guardando le cassette di Diego e mi sono innamorata follemente di quei colori e di quella squadra».
Anche per questo ha iniziato a giocare a calcio? «Ho tre fratelli maschi e quindi è stato quasi naturale. Per altro quest’anno sono particolarmente contenta perché vestirò la 17 come Marekiaro: è il numero che sognavo da una vita. Per l’uomo che è e per il giocatore che è stato nel Napoli».
Si comincia dal Bari, una squadra contro la quale ha ottimi ricordi. «Ho già segnato due volte contro il Bari. Sono un terzino molto offensivo e mi piace dare tutto per la squadra».
Da tifosa del Napoli, quando aspetta la sfida contro la Juventus? «Ho un rapporto speciale con la Juventus perché la mia prima esperienza in serie A è stata con il Cuneo. L’attesa di quella partita è importante e sarà bello ed emozionante rappresentare Napoli a Torino. Ma so perfettamente che quella sfida varrà 3 punti, proprio come tutte le altre».
È arrivata a Napoli lo scorso anno, cosa vuol dire vestire questa maglia? «Napoli è sempre Napoli, vestire questa maglia è il massimo. Ho già giocato tre anni in serie A con Cuneo e Sassuolo e adesso sarà la volta del Napoli».
Che rapporto ha con la città? «Napoli ha la capacità di adottare tutti. C’è la gente che ti ferma per strada e ti dice che non segue il calcio femminile ma seguirà la nostra partita».
Come si vive uno spogliatoio pieno di straniere? «Non è la cosa più facile del mondo, ma per fortuna molte compagne parlano inglese e riusciamo a comunicare e far entrare tutte nel gruppo, anche perché nel calcio la lingua è una sola. Siamo una grande squadra e siamo tutte molto umili. In allenamento diamo tutto: viviamo insieme da quasi un mese e non ci sono mai stati litigi tra noi».
Fonte: Il Mattino