Il calcio femminile non vede l’ora di partire, sabato inizierà la serie A, mentre si attendono le date della cadetterria. Ci sarà grande curiosità per la Riozzese Como, con acquisti di esperienza e di elementi giovani. Ilnapolionline.com ha intervistato il difensore centrale Giulia Rizzon.
Mi parleresti di questo nuovo percorso che vedrà coinvolto la Riozzese Como? “Siamo felici della promozione che abbiamo conquistato sul terreno di gioco, anche se da un lato, ad eccezione di Alessia Rognoni, con la formula del prestito, quasi tutti non sono state confermate. Sicuramente è un progetto interessante, dove vogliamo fare bene per la prossima stagione, merito anche del presidente Verga. L’Atalanta Mozzanica è un club a cui devo dire grazie per avermi fatta crescere. Io come sempre darò il massimo e non vediamo l’ora di iniziare la stagione agonistica”.
Quali sono i tuoi progetti e secondo te la Riozzese Como è tra le candidate a salire in massima serie? “Per scaramanzia tocco ferro (ride n.d.r), perché credo che ad oggi non è facile dire chi è la più forte, o al tempo stesso noi tra quelle che possono andare in A. Personalmente cercherò come sempre di dare il massimo, noi invece dobbiamo scendere in campo per puntare a vincere ogni gara. Pensare ad una sfida alla volta, senza fare proclami, ma giocarsela al massimo e solo a fine stagione si tireranno le somme”.
Nel tuo ruolo di difensore centrale, chi è da sempre il tuo idolo? “Sono da sempre tifosa del Milan, ance se simpatizzo per la Juventus, visto che quasi tutti i componenti della mia famiglia sono tifosi bianconeri. Il mio idolo? Sicuramente Thiago Silva ex rossonero e da sempre un giocatore che si è distinto per forza e grandi qualità tecniche”.
Tornando alla Riozzese Como, fino ad ora ottima campagna acquisti del club. “La società sta fino ad ora facendo un ottimo lavoro, sono arrivate giocatrici che porteranno il loro bagaglio di esperienza alle calciatrici più giovani. Credo che ci sono tutte le premesse per fare bene, appena inizierà la stagione, anche se al momento non conosciamo le date ufficiali, punteremo per provare a vincere la singola partita”.
Quali saranno le prime sensazioni da parte tua quando giocherete le gare senza pubblico, visto che è ancora in giro la pandemia? “Ti dico la verità da un lato personalmente non sarebbe un peso, anche se mi dispiace di un aspetto. I miei nonni abitano vicini e non potrei vederli in Tribuna a fare il tifo per me e per la squadra. Per il resto, per noi in linea di massima non sarebbe un grosso problema, purtroppo rischia di esserlo per le big del campionato. Loro di solito hanno di media fra i 300 e i 400 sugli spalti, quindi giocare a porte chiuse sarebbe difficile. Basta vedere anche nel calcio maschile, senza tifosi allo stadio è un altro sport, come ha detto il tecnico del Napoli Gattuso”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco