Il giornalista Antonio Corbo ha commentato la situazione del Napoli nel consueto editoriale per Repubblica: “Dall’anno dei 91 punti con Sarri è passato un secolo. Dal secondo posto di Ancelotti, anche. Per amara che sia, la verità è questa: il Napoli oggi è la settima squadra del campionato italiano. Promosso in Europa League dalla Coppa Italia, conquistata con il cinismo ruggente delle sfide con Inter e Juve. Umile e coeso, stretto e basso, imperforabile. Quella squadra non si è più rivista. Gioca con tutta la sufficienza di un palleggio impotente due volte. Non sostiene l’attacco, non protegge la difesa. Il Napoli, privo quest’anno di Koulibaly e Allan, senza un play maestoso e debole sulle fasce, riflette la sua classifica. Vale il settimo posto. Funziona male. Se è vero che in tre segnano solo 28 gol. 11 Milik, 9 Mertens, 8 Insigne. Se chi segna non è titolare. Se Milik è appena il 17esimo cannoniere della A, qualcosa non funziona. Sono riflessioni e cifre che mandano i titoli di coda. Inevitabile rifondare. Il settimo posto, nella suggestione del numero, chiude un ciclo di sette anni”.