FIGC: La chiusura delle discoteche blocca la riapertura degli stadi

Il presidente della Figc e il numero uno della Lega Serie A hanno appreso con una certa preoccupazione della chiusura immediata delle discoteche. «Ho difficoltà a pensare a luoghi all’aperto con la musica e migliaia di persone e poi alla premiazione del campionato senza un tifoso…» disse Dal Pino il 30 luglio prima di Juventus-Roma. Sembra un paradosso, ma la movida rappresentava un test per far tornare alla normalità anche il calcio. «Con tutti questi assembramenti perché la riapertura degli stadi, con mascherina e distanziamento interpersonale, dovrebbe creare problemi?» questo il ragionamento che ispirava i vertici del pallone durante i colloqui con il Cts e con il ministro Spadafora. Le nuove “misure di contenimento e gestione dell’emergenza sanitaria”, in aggiunta ai dubbi sulla riapertura delle scuole a settembre, riportano tutto nella fase dell’incertezza. Con una spada di Damocle che aleggia sopra le teste: senza botteghino i club perdono in media il 14% del fatturato totale. Oltre alla passione della gente, l’essenza dello spettacolo. Fonte: CdS

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