Victor Munoz Manrique: (Ex calc.): «Messi ha una vita solo per il calcio Diego ne aveva due»

Ci sono storie che il calcio incrocia, incastra e lega. E ci sono persone che queste storie le hanno vissute e possono raccontarle, tra aneddoti ed analisi. Perché la gara tra Barcellona e Napoli è quella inevitabilmente legata a Maradona, che in azzurro ha scritto pagine che vivono nella leggenda, mentre in Catalogna è meno considerato di Leo Messi. C’è chi come Victor Munoz Manrique, 63 anni, ha giocato prima con Maradona nel Barcellona tra l’82 e l’84, poi lo ha affrontato in serie A, con la maglia della Samp, tra l’88 ed il 90. Ma non basta perché Víctor è stato l’allenatore di Gattuso nell’ultimo anno di Ringhio professionista sul terreno di gioco, nel 2012-2013, in Svizzera, nel Sion.

È sorpreso dalla scalata così rapida del Gattuso allenatore?
«L’ho conosciuto bene ai tempi del Sion. Ho percepito subito la sua determinazione ed il suo carattere: anche a fine carriera ci metteva sempre impegno. Era chiaro che potesse allenare».
Che speranze ha il Napoli al Camp Nou?
«Nel calcio tutto è possibile, ma credo che il Barcellona sia una squadra più competitiva, che riesca a gestire meglio il palleggio e, anche se non c’è il pubblico, loro hanno comunque il vantaggio di giocare in casa. Il Barça ha molte chance di passare il turno ed andare alle Final Eight di Lisbona. So per certo che i giocatori e il tecnico Setien sono molto concentrati e daranno il massimo per questa partita. Dopo una stagione così complessa, sicuramente ci sarà ancora più motivazione nelle gambe per battere il Napoli: in un club come il Barcellona non sono concessi troppi momenti negativi in un’annata. Sono convinto, poi, che Setien troverà la migliore quadratura tattica possibile ed il migliore undici, senza farsi condizionare dai rumors sul futuro». 
Messi o Maradona? 
«Mi è piaciuto un sacco giocare con Diego. Il vero Maradona però lo avete visto a Napoli. A Barcellona era molto giovane, è stato spesso anche infortunato. Messi vive solo per il calcio, Maradona ha avuto due vite: questa è la differenza tra Diego e Leo. In campo li vorrei entrambi, certamente tecnicamente Maradona era insuperabile, impressionante ciò che faceva. Messi, invece, è più adattato al calcio di oggi, con maggiore velocità e potenza, ma senza le difficoltà dei nostri tempi. Leo sta facendo tantissimi anni da migliore giocatore del mondo ed ogni volta che scende in campo si vede la differenza tra lui e gli altri».
Un aneddoto della sua storia con Maradona?
«La prima partita che ho giocato con il Barcellona al Camp Nou è stata tra Argentina e Barcellona e marcavo a uomo proprio Maradona. Ho giocato con lui, contro di lui, ma quella fu un’esperienza incredibile: capii subito che tipo di extraterrestre fosse». 
Per sette anni è stato un centrocampista del Barcellona. Victor, come vedrebbe Fabian al Camp Nou?
«Penso che lo veda bene soprattutto il Barcellona. Immagino che stiano continuando a seguire la sua maturazione, non è la prima volta che un calciatore spagnolo si consacri in Italia, soprattutto in mediana. Credo che a chiunque piacerebbe avere un grande talento come Fabian nella propria squadra».

Marco Giordano (Il Mattino)

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