Luis Sabalza (Pres. Osasuna): “Napoli, cerca di non regalare niente”

Vincere al Camp Nou contro il Barcellona è quasi un’impresa. In questo 2020 ce l’ha fatta l’Osasuna. Pur nel silenzio spettrale di uno stadio che da qualche mese sembra una cattedrale nel deserto. «Vuoto e impressionante. Non so se riesco a rendere in parole la sensazione che ho provato quando sono entrato in quello stadio vuoto la prima volta». Il presidente Luis Sabalza e i suoi sono gli unici a poter dire di avercela fatta a violare il cuore del Barcellona a casa sua: è accaduto il 16 luglio, la partita è terminata 2-1.
«La sensazione che ho avvertito, nei giorni prima della gara, era quella di un gruppo che non avesse tempo per ragionare troppo. Le gare ravvicinate non ti consentono di preparare tutto alla perfezione ma a volte è meglio così. C’era aria di grande occasione» racconta il presidente del club di Pamplona. «Non scendo mai negli spogliatoi, non l’ho fatto nemmeno quella volta ma sapevo di potermi fidare di loro. Leggevo negli occhi dell’allenatore la convinzione giusta». Certezze e sacrificio. «Sapevamo di essere inferiori al Barça, ma abbiamo pensato a correre più di loro, a difenderci ordinati» – resta la cosa più importante, tiene a sottolineare Sabalza – «e a lottare su ogni palla. Qualche ingenuità c’è stata e raccomando al Napoli di non concedersela: non bisogna regalare calci piazzati al Barcellona dal limite dell’area, altrimenti…».
E ora la Champions è un’occasione da non poter mancare: «Ma questo Napoli può approfittarne, il Barcellona mi sembra ancora una squadra con mille difficoltà e di certo il gruppo di Gattuso è più forte del nostro». Con un pizzico di fortuna che non guasta mai, come per il gol di Torres nel recupero che valse la vittoria: «Ricordo ancora il palo di Suarez nel finale… Ma gli azzurri sono una big, potranno giocarsela a testa alta e fare festa come noi al fischio finale. Lo spogliatoio era impazzito».

Fonte: Il Mattino

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