A Napoli sono giorni importanti, visto che sabato sera al “Camp Nou” si giocherà il return-match degli ottavi contro il Barcellona valevole per la Champions. Sono sfide che si preparano da sole, visto il clima e il nome dei tanti campioni, ti danno l’adrenalina. Di questo ma anche della sua nuova avventura all’U.s. Savoia 198, ne ha parlato a ilnapolionline.com il neo allenatore Salvatore Aronica.
Quando sono iniziati i primi contatti con il Savoia per il tuo ruolo di allenatore? “Nelle scorse settimane sono nati i primi contatti, mi hanno illustrato il progetto e sono rimasto favorevolmente colpito. Poi ci siamo incontrati a Napoli dove ci siamo stretti la mano per cominciare questa importante avventura. Il Savoia è un club storico, dove in passato si è ben comportato, come hai detto tu, è arrivato secondo in classifica quest’anno, dietro solo al Palermo. C’è voglia sicuramente di far bene e devo dirti la verità sono contento del progetto illustrato dalla famiglia Mazzamauro, perciò c’è grande voglia di cominciare”.
Il prossimo anno come neo d.s. del Taranto ci sarà il tuo amico Francesco Montervino. Vi siete sentiti in questi giorni? “Mi sono sentito con Francesco e gli ho fatto i miei più sinceri auguri per quanto nuovo incarico di d.s. del Taranto. Abbiamo parlato anche di possibili affari di mercato tra i club, però è chiaro che il mio auspicio di far bene con il Savoia e di poter fare meglio dei nostri avversari, però sono contento per Francesco visti i nostri trascorsi a Napoli”.
Da ieri la Pistoiese avrà come allenatore Nicolò Frustalupi, in passato secondo di Water Mazzarri. Cosa gli vuoi dire dai microfoni del nostro sito? “Mister Frustalupi ci conosciamo sin dai tempi della Reggina e si vedeva già da allora che aveva la stoffa come allenatore. Lui in tutti questi anni ha appreso davvero tanto da un maestro come Mazzarri e gli auguro di poter far bene alla Pistoiese. Tanta fortuna per questo nuovo percorso”.
La città di Napoli che cos’ha di speciale per molti di voi, come te, Lavezzi, Hamsik, Cavani ed ora Callejon? “A Napoli si vive di calcio 24 ore su 24 e anche noi calciatori ci sentiamo coinvolti davvero tanto. Io posso dirti che mi sento molto legato alla città, mi sono trovato alla grande e ancora ho tanti amici. La stessa cosa per i vari: Lavezzi, Cavani, Hamsik ed ora Callejon. Vederli commuovere ed avere belle parole per la gente di Napoli, non mi sorprende affatto, visto che tutti noi abbiamo uno splendido ricordo, visto anche la loro passione per i colori azzurri”.
Nel Napoli attuale gioca Di Lorenzo, ragazzo che come te ha fatto la gavetta. Ti aspettavi che facesse così bene al primo anno in azzurro? “Giovanni (Di Lorenzo) lo conosco molto bene, perché nel mio ultimo anno alla Reggina, lo vidi giocare e si intuiva che aveva doti importanti. Lui non solo è forte tecnicamente, ma è un ragazzo umile ed è uno che non molla mai. Sono felice che si sia integrato a Napoli e gli auguro le migliori fortune anche per i prossimi anni”.
Il Napoli sabato andrà a Barcellona per il return-match degli ottavi di Champions. Tu che nei hai giocate di queste sfide, quali sono le sensazioni che provavi in particolare? “Ti posso dire che ero molto teso alla vigilia di certe sfide, perché non vedevo l’ora di scendere in campo. Sono sfide che in questi casi si preparano da sole, c’è la voglia di dare tutto se stessi. Molti della rosa non hanno mai giocato al “Camp Nou”, questo potrebbe essere un handicap ma sono certo che faranno un’ottima prestazione, poi a fine gara si tireranno le somme”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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