In questi mesi il calcio e la situazione del Coronavirus, si sono intrecciate, portando addirittura al rischio di non far ripartire l’attività agonistica. Finito il campionato e in attesa delle gare di coppe europee, la pandemia va tenuta sotto controllo. Di questo ma anche del momento di Napoli e Juventus, ilnapolionline.com ne ha parlato con il professore e il virologo di fama internazionale Giulio Tarro.
I dati degli ultimi mesi del Covid-19 sono leggermente migliorati tra i deceduti e i pazienti positivi. Lei da virologo come li legge questi dati? “Tra Marzo e metà Aprile i dati non erano confortanti, si temeva il peggio, adesso sono sicuramente più confortanti. Si può essere leggermente fiduciosi, ma essere sempre prudenti per evitare una ricaduta. Su questo c’è da dire che i casi dei bulgari a Mondragone o le persone del Bangladesh mi fanno pensare che c’è da avere ancora il giusto timore del virus, ma sicuramente stiamo in una situazione dove è tutto sotto controllo. Vedremo certamente i prossimi mesi”.
In Europa e nel mondo i numeri sono molto gravi, perché secondo lei sono così virulenti questi dati? “In questo caso c’è da fare un distinguo ed essere più specifici. Per esempio se parliamo degli Stati Uniti ci sono 50 stati ed è più facile che la pandemia si estende a macchia d’olio. Per non parlare del Brasile. In Olanda purtroppo non hanno chiuso le frontiere, perciò i dati sono negativi. In Francia invece lo hanno fatto, mentre in Spagna solo da poche settimane è tornato il virus a farsi più minaccioso. Io credo che ad oggi sono situazioni dove bisognerà intervenire per evitare che si possa estendere in maniera definitiva”.
Barcellona-Napoli si potrebbe giocare in Spagna. A suo avviso chi ha l’ultima parola sulla sede della sfida di Champions? “Io credo che il comitato tecnico scientifico in Spagna debba avere l’ultima parola sulla decisione della sfida a Barcellona. L’Uefa deve solo confermare le parole degli esperti in materia. Parlando di salute delle persone chi governa il calcio non può cambiare idea, ma solo attendere quelle del C.t.s.”.
Da meridionale che giudizio mi può dare su Gattuso e il suo operato nel Napoli? “Io credo che il signor Gattuso, al di là che sia del Nord o del Sud, abbia dimostrato di essere un allenatore molto preparato e si sia visto il gioco di squadra. Elemento fondamentale per l’aver ottenuto il trofeo della Coppa Italia. Quando si arriva a certi traguardi, non c’è una persona che prevale sugli altri, ma l’intero collettivo”.
So della sua fede verso la Juventus e le vorrei chiedere un parere sulla stagione di Sarri in vista anche della Champions? “Ci dovessimo basare sul traguardo conquistato, lo scudetto, sicuramente il mister ha raggiunto l’obiettivo finale. E’ chiaro che Sarri è stato preso per allenare i bianconeri per il gioco, allora certamente non ha raggiunto il tanto atteso traguardo. Ora c’è la Champions League e mi auguro che i tanti campioni che fanno parte della Juventus, possano incidere per la conquista dell’obiettivo internazionale”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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