Ariedo Braida, ex direttore sportivo di Milan e Barcellona, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete” di Raffaele Auriemma:
“Per il Napoli giocare in un Camp Nou senza pubblico è sicuramente un vantaggio, poi come sempre deciderà il campo. Io ultimamente ho visto gli azzurri molto bene. Gattuso saprà trasmettere la determinazione che lo contraddistingue. Senza pubblico, ripeto, sarà un vantaggio. Da calciatore Gattuso non era un fenomeno tecnicamente parlando, ma aveva una grande determinazione che è stata indispensabile per la sua carriera. Rino è un ragazzo meraviglioso, e nella vita conta certamente, quando hai di fronte un vero uomo capisci che puoi arrivare ai veri obiettivi. Secondo me può diventare un grande allenatore”.
Se giochiamo così, rischiamo di perdere anche contro il Napoli, come interpreto questa frase di Messi?
“Probabilmente è stato un momento di delusione, lui è abituato a vincere. Ha perso in casa con l’Osasuna ed era deluso, ha cercato di stimolare tutti i suoi compagni perché è un leader dentro e fuori dal campo. La chiave di lettura di questa partita è sicuramente tattica. Bisogna giocare bene, possibilmente giocare per vincere anche se con il Barcellona non sarà semplice. L’intelligenza tattica sarà molto importante. Saper imbrigliare Messi è difficile, auguro al Napoli di poterci riuscire”.
Se Fabian è da Barcellona?
“Diciamo che piace al Barcellona, è spagnolo e loro prediligono gli spagnoli anche se poi, chiaramente, cercano in primis giocatori bravi. Lui sta facendo molto bene, ha margini di miglioramento importanti. Potrebbe interessare il suo acquisto ai catalani, ma credo che ora in chiave mercato cerchino innanzitutto un centravanti”.
Osimhen?
“Io l’ho visto giocare, a me piace. Però chiaramente dovrà dimostrare il suo valore in campo. Ci sono giocatori che hanno tante qualità ma non riescono ad esprimerle, magari per scarsa personalità. Io penso che questo ragazzo possa sfondare”.
Insigne e Koulibaly?
“Non c’è mai stato un interesse vero dei blaugrana per nessuno dei due. Apprezzo molto il capitano del Napoli, è molto maturato e l’ho visto consapevole della sua forza e delle sue qualità: spero possa giocare al Camp Nou perché è molto importante. Koulibaly a me piace molto, è migliorato molto tecnicamente. Lo proposi a suo tempo, anche se tatticamente ha sempre qualcosa da imparare. E’ un giocatore affidabile”.
Quanto pesa l’assenza di Busquets, Vidal e Arthur?
“Loro si affidano molto ai giocatori della cantera. In questo momento sono quasi titolari due giocatori del settore giovanile, come Ansu Fati e Riqui Puig, il primo è una gazzella, ancora bambino, ma fortissimo. L’altro per me è un piccolo Baggio. Loro puntano molto su questi giocatori, non temono di far giocare i giovani, li buttano in campo solo se sono davvero bravi.
Se al Monza si può riformare il trio Berlusconi-Galliani-Braida?
“Penso proprio di no”.