IL CONSIGLIO FIGC – I nove scudetti di fila della Juve spingono a una riflessione, ma la proposta dell’eventuale variazione del format da parte della Federazione riguarderebbe un altro aspetto: i tempi della stagione 2020/21 sarebbero molto compressi se le partite dovessero cominciare in ottobre e non in settembre. Non c’è una data di inizio della serie A perché alcuni presidenti – De Laurentiis in testa – si oppongono al 12 settembre dato che i loro club potrebbero finire la stagione a metà agosto e dovrebbero avere tempo a disposizione per far svolgere un’adeguata preparazione. È spuntata l’ipotesi di suddividere la serie A in gironi con playoff e playout per assegnare lo scudetto e i posti nelle coppe e stabilire le retrocessioni. I venti club potrebbero discuterne domani a Milano a margine dell’assemblea di Lega (si parlerà dei vari piani per la cessione o la gestione dei diritti televisivi a partire dalla stagione 2020/2021: il progetto di De Laurentiis punta sul secondo modello) e poi martedì 4 agosto è attesa una decisione su date e format del campionato nel corso del consiglio federale a Roma. L’annunciata riforma dei campionati – insostenibile il peso di 100 squadre professionistiche dalla A alla C – sarà presa in esame dopo le elezioni federali, in programma nella prossima primavera. Parlando della storia del Napoli nell’intervento telefonico con la sede del circolo Rari Nantes, De Laurentiis ha ricordato l’impegno della sua squadra che si è classificata tre volte al secondo posto nelle ultime cinque stagioni: «Ci stiamo provando ma non è facile».
Fonte: Il Mattino