Le semifinali di Coppa Italia contro l’Inter, pre e post lockdown, erano state tra i migliori momenti della gestione Gattuso. L’ultima di quattro sfide stagionali è stata in linea con quelle proposte
Il più anomalo campionato della storia si è concluso come i precedenti otto, con l’assegnazione dello scudetto alla Juventus. A Inter, Lazio e Atalanta – le tre squadre che si sono alternate nel ruolo di anti – non è rimasto che giocarsi il secondo posto, occupato con onore dal Napoli negli ultimi due anni. Al Meazza si è giocata la partita tra quelle che alla vigilia della stagione, in virtù del risultato del torneo precedente (il Napoli) e delle operazioni di mercato (l’Inter), erano state indicate come le prime rivali del gruppo di Sarri per il titolo. Le speranze dell’Inter sono naufragate l’8 marzo, quando ha perso a Torino lo scontro diretto pre-lockdown. Il Napoli si è fatto male da solo, con un disastroso girone d’andata. Si comincia a costruire il futuro e, considerando quanto ha fatto vedere l’attacco senza Mertens, è una fortuna che oggi sia ufficializzato Osimhen, un grande talento che – parola di chi lo conosce bene – ha promesso di venire a Napoli per
Sui social non c’è stata traccia di messaggi di complimenti del Napoli a Sarri e alla Juve. Troppo forte la rivalità, troppo grande lo strappo con il tecnico che aveva fatto sognare il San Paolo arrivando a 91 punti. Alla Juve in questa stagione ne sono bastati 83 per laurearsi campione d’Italia con 180′ di anticipo. Prima della finale di Coppa Italia c’erano state le ultime scintille, con De Laurentiis che aveva accusato Sarri «di averlo tradito per soldi» quando decise di andare al Chelsea. È tutt’altra la ricostruzione dell’allenatore, che dopo aver perso la finale evitò il saluto del suo ex datore di lavoro sul prato dell’Olimpico, sotto gli occhi di Agnelli. E al suo attuale presidente Sarri ha dedicato un elogio che conteneva una frecciata a De Laurentiis: «È un dirigente presente a tutti gli allenamenti e vicino nelle sconfitte». La vendetta su Sarri dev’essere sportiva, nei fatti. Come la vittoria nella finale di Coppa Italia o nella sfida scudetto che il Napoli si prepara a lanciare rafforzandosi con Osimhen, o anche confidando in un nuovo format del campionato, con i playoff per creare quella discontinuità nelle vittorie auspicata da De Laurentiis. F. De Luca (Il Mattino)