Il CdS dà i voti – Mario Rui non bene, positivi Zielinski e Koulibaly

Il Napoli perde a Milano contro l’Inter, ma per lunghi tratti non ha demeritato contro un avversario che ha sfruttato ogni singola occasione. I nerazzurri passano con D’Ambrosio, difesa azzurra mal piazzata che non si accorge del difensore di Conte che può calciare indisturbato. I partenopei reagiscono e sfiorano il pari con Insigne per ben due volte, Politano, Zielinski ed Elmas. Ad inizio ripresa potrebbe esserci almeno un rigore, ma Massa e Irrati al VAR lasciano correre. L’Inter è cinica raddoppia con Lautaro Martinez che batte un Meret, prima di allora il migliore in campo, partito in leggero ritardo. Una sconfitta che non fa male per la classifica, però mette a nudo alcuni limiti della squadra

Meret 6,5 -Al primo tiro in porta, dopo seicentosessanta secondi, deve già inginocchiarsi, rassegnato. Poi è bravo su Bastoni ed evita che al 21’ sia già quasi finita. Ma su Brozovic è meraviglioso. E su Lautaro, deve arrendersi ma pare in lieve ritardo.

Hysai 5,5 -Stavolta, dopo aver «esagerato» con il Sassuolo, deve limitarsi ad essere umano. Ci riesce e comunque ha percezione della partita, anche se deve limitarsi.

Malcuit (39’ st) sv -Dopo 275’ rivede il campo e può almeno gioire.

Maksimovic 6 -Ha una zanzara intorno, si chiama Sanchez, ma la evita e non ne resta infastidito. Si lascia andare quando la partita è segnata.

Koulibaly 6,5 -L’esame giusto al momento giusto: Lukaku è diverso da Messi e da Suarez, ma richiede impegno fisico e mentale elevatissimo. E quando il gioco si fa duro, i «giganti» si mettono a giocare. Chi ama il calcio, non può che restarne stregato.

Mario Rui 5 -Si prende una confidenza di troppo, in uscita, e l’Inter scappa via, costruendo su quell’errore l’1-0. Gli serva come lezione, perché al Camp Nou sarà assai peggio. Esagera nei tentativi dalla distanza: chissà Gattuso cosa ne abbia pensato!?

Ghoulam (20’ st)6 -Un cross del bel tempo che fu e mezz’ora (compreso recupero) che gli restituiscono un sorriso.

Zielinski 6,5 -Perché sia chiaro anche agli altri: tirare, tirare e ancora tirare. Handanovic deve metterci i guantoni, lui ci infila una presenza «massiccia» e mai solo decorativa. Sul centro-destra perde qualcosa ma rimane delizioso.

Allan (20’ St) 6 -Un po’ di ritmo ma non è mai quello al quale aveva abituato.

Demme 5,5 -Non si fa notare, come sua buona abitudine, perché si prende il lavoro sporco. Per statuto gioca un sacco di palloni ma nessuno che colpisca l’immaginazione. Ancora esageratamente banale.

Elmas 6 -E’ l’uomo che spezza la linea e va a pressare sul palleggio dell’Inter. Si incrocia con Barella ma resiste per uno spezzone di partita. Prima di essere decisivo, dovrà essere incisivo. Ma si vede che c’è.

Politano 6 -Piazza due scatti sulla fascia di competenza che stroncano Biraghi: è un esercizio tecnico e tattico, svolto in scioltezza. Però Handanovic gli rovina quei sessanta metri a perdifiato. Sparisce dopo aver consumato tutto quello che aveva.

Lozano (30’ st) 5,5 -Piccoli scatti che non offrono percezione di cosa sia. Ma la stagione sta finendo.

Milik 4 -La testa si è separata dal corpo (da un bel po’): è come se si fosse isolato e vivesse in un altro mondo. Certo è distratto e non aiuta nessuno, neanche se stesso, neanche chi possa aver voglia d’investire su di lui.

Callejon (39’ st) sv -Una presenza in più.

Insigne 6 -Per poco, ma poco davvero, non inganna Handanovic, su una ciabattata di Zielinski. E’ il più vivo, anche intellettualmente, e va a leggere i vari copioni della partita in ogni sua variazione, da sinistra a destra. Le luci a San Siro sono le sue.

Gattuso (all.) 6 -Il risultato è impietoso, le statistiche no: 58% possesso palla, più del doppio delle conclusioni dell’Inter. Però altri due gol presi e, soprattutto, difficoltà offensive (aspettando Mertens).

Antonio Giordano (CdS)

 

 

 

 

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