Anche Gattuso, avesse potuto e se il calendario della serie A lo avesse consentito, avrebbe sciolto le righe per qualche giorno. Ieri c’è stata una mezza giornata di libera uscita e un po’ tutti ne hanno approfittato. Se la gara con la Lazio sarà sabato prossimo, allora la squadra avrà anche domenica di relax, prima di gettarsi tutto d’un fiato nella gara di ritorno con Messi e company. Le parole di Ringhio, ieri, non erano un rimprovero. Ma un avvertimento, questo sì. «Questa è una città bellissima, piena di posti splendidi, difficile restare in casa col mare, il caldo, le barche…». Un messaggio chiaro allo spogliatoio che lui tiene in pugno. Totalmente: so tutto quello che fate nel vostro tempo libero ma non esagerate però. Ecco, è più o meno questo il senso delle parole di Gattuso ai suoi, subito dopo la partita vinta con il Sassuolo. Parole simili solo per certi versi a quelle che nel 2015 pronunciò Aurelio De Laurentiis che parlò di «Napoli rapace sul piano della bellezza, piena di distrazione e questi so’ ragazzi…». Finì di pronunciare queste frasi e mandò la squadra in ritiro. E Benitez su tutte le furie. Funziona così, a Napoli: è la città del sole e del cibo e anche Sarri una volta fece cenno alla voglia di far tardi. «Giocare a Natale qui è un problema, perché di questi tempi la città è bellissima». Insomma, la questione è sempre questa. E non è neppure un caso che Gattuso parli di questo dopo una vittoria e non dopo la prova di Parma «dove abbiamo giocato uno schifo il primo tempo». D’altronde, Gattuso per primo è quello che resiste alle tentazioni della città: poche uscite, quasi sempre per andare in un ristorante a due passi da casa sua e un paio di volte sulla costa sorrentina per un tuffo a mare. Per il resto lui e Gigi Riccio, e il resto del suo staff, passano ore intere a Castel Volturno, nel quartier generale. Fonte: Il Mattino