Tra Roma e Milano quella di oggi sarà un’altra giornata importante per il futuro della Lega. Se alle 11.30 nella Capitale AdL ha organizzato, nello stesso hotel di una settimana fa, un’altra riunione tra tutti presidenti di Serie A, più o meno alla stessa ora in via Rosellini per i fondi d’investimento scadrà il termine per presentare le offerte vincolanti ed entrare a far parte di una media company nella quale confluiranno i diritti tv del prossimo decennio. L’assemblea di giovedì sarà fondamentale per fare il punto, ma forse già stasera alcune cose saranno più chiare.
ADL insiste. Di certo un ruolo molto attivo lo sta recitando il numero uno del Napoli, deciso a portare avanti la sua idea di una Lega che produca il proprio canale e che offra il prodotto calcio “finito” ai broadcaster (su qualsiasi piattaforma), senza che a guadagnare dalla vendita dei diritti siano
Secondo lui, il progetto di realizzare dall’inizio alla fine il canale, vendendo poi il prodotto, è fattibile. L’aspetto fondamentale è quello in individuare una banca o un fondo che presti (a un tasso vantaggioso) soldi alle società per non farle mai essere a corto di liquidità e per finanziare l’operazione. Qualche proprietario si è già detto favorevole all’idea di ADL, altri si sono mostrati più perplessi per la complessità nel metterla in pratica e per il rischio d’impresa che sicuramente sarebbe maggiore rispetto all’ingresso nella governance di un fondo o a una partnership industriale (con il Wanda Group per esempio).
Deadline. Oggi intanto è in programma la scadenza per presentare da parte dei fondi le offerte vincolati per diventare partner di via Rosellini nella media company che gestirebbe