A ‘Punto Nuovo Sport Show’, Emanuele Calaiò, ex Napoli e Parma: “Calmi con i paragoni, ma De Zerbi gioca un grande calcio con il suo Sassuolo. Gattuso ha ragione dicendo che è un test importante, il Sassuolo ed il Barcellona giocano molto di palleggio. De Zerbi è un bravissimo ragazzo, abbiamo giocato insieme e credo che tra qualche anno possa arrivare in un top club. Avrei voluto valorizzarmi di più in Serie A, ma Reja aveva una visione di gioco con un attaccante di peso come Zalayeta. Lui non mi vedeva bene accanto a Lavezzi. E quindi ho giocato poco. Fosse stato per De Laurentiis, non sarei mai andato via, ma io avevo 26 anni. E sono andato a Siena dove ho avuto la possibilità di giocare per tre stagioni consecutive. Andando quasi in doppia cifra ogni anno. I miei 40-50 gol in Serie A, li ho fatti. Ho giocato con il Genoa segnando nel derby. Mi sono tolto qualche soddisfazione. Ovviamente avrei voluto farlo con il Napoli. Milik? È un ragazzo per bene. Non credo abbia avuto problemi per Gattuso, Che ha sempre speso belle parole. Gli infortuni hanno influito. Ma, in proporzione alle partite che ha giocato, è sempre uno che ha fatto gol. Da una parte dico che Arek era un giocatore che poteva rimanere a fare l’Europa League. Se il Napoli vuole fare qualcosa di importante per il prossimo anno, è arrivata l’ora di prendere un top player. Osimhen è un giocatore per cui hanno speso tanti soldi. Sono un po’ scettico. Preferisco attaccanti che ti danno garanzie. Lui è una scommessa. E’ molto giovane. E sappiamo quanto è complicato giocare nel campionato italiano. Spero possa rivelarsi un grande investimento. Altrimenti fa la fine di Lozano“.
Fonte: Radio Punto Nuovo