Sarà ancora Quique Setién l’allenatore del Barcellona in Champions League, all’inizio di agosto? Secondo Mundo Deportivo il presidente Josep Bartomeu gli ha rinnovato la fiducia prima dell’ultima partita di campionato, domani, sul campo dell’Alaves. Resta il fatto che, dietro le parole di facciata, il n.1 del club non può essere soddisfatto di come è stata gestita la squadra. I blaugrana, in testa alla ripresa del campionato, hanno ceduto di schianto, fino ad essere superati dal Real Madrid, andato a vincere il titolo. Ad aggravare la posizione del tecnico sono arrivate le parole di Leo Messi, molto critico verso il gioco adottato da Setién, assunto a gennaio al posto dell’esonerato Valverde. “Dobbiamo fare autocritica, a cominciare dai giocatori, ma deve essere un’autocritica globale – aveva detto Messi – Siamo stati una squadra dal rendimento molto irregolare per tutta la stagione.
Dovremo cambiare molto se vogliamo lottare per la Champions, altrimenti perderemo anche la partita contro il Napoli”, nel ritorno degli ottavi, l’8 agosto.
“Non ho mai avuto l’intenzione di dimettermi – ha assicurato oggi l’allenatore in conferenza stampa – È vero che vorrei essere un po ‘più felice, con risultati migliori e un titolo, ma bisogna accettare le critiche dei media. Il giorno in cui sono arrivato, sapevo che non sarebbe stato facile. Nella nostra attività ci sono dei rischi, ma io continua a godermi la mia posizione a Barcellona, ;;nonostante le circostanze”. Le parole di Messi lo hanno ferito? “No, per niente. Diciamo tutti cose che possono essere male interpretate. La frustrazione è normale in questi momenti, ma non mi interessa”.
Ieri Setién ha incontrato la dirigenza per discutere del suo futuro: “Vogliamo tutti migliorare, siamo alla ricerca di soluzioni, e l’incontro consisteva in questo, preparare il futuro con ottimismo, pensando alla partita di domani e poi alla Champions League”. Comunque, pur consapevole “che ci sono cose da migliorare”, nessuno lo convincerà “che tutto è stato un disastro. Avremmo meritato di vincere più partite e c’è molto da salvare”. (ANSA).