Gattuso: «Lui è più “cazzuto” di me, lascia il segno. Il Bologna gli assomiglia. Noi non abbiamo fatto bene»

Il tecnico del Napoli chiede più concentrazione ai suoi dopo il secondo tempo di Bologna

Un altro pareggio. Il secondo consecutivo in tre giorni: prima il Milan e poi il Bologna. Ma la critica di Gennaro Gattuso ai suoi è più simile alla sconfitta con l’Atalanta: «Nel secondo tempo non siamo proprio scesi in campo, la sensazione è che abbiamo giocato al di sotto delle ultime sette, otto partite e non va bene».  

E dunque, anche peggio della notte di Bergamo. «Non voglio sentir parlare di mancanza di stimoli: tra venti giorni abbiamo il Barcellona e così non va bene». The Champions. 

OCCHIO AL BARÇA. E allora, la rabbia di Rino. Un classico, quando il Napoli non si esprime nella maniera secondo lui consona: e questo non significa che gli azzurri siano obbligati a vincere per regalare soddisfazione al tecnico, ma l’atteggiamento deve sempre essere quello giusto. «Il Bologna ha fatto molto meglio di noi. Sì: la mia squadra non ha fatto bene e complimenti a loro. Assomigliano a Mihajlovic: sapevamo chi sono, che tipo di squadra è, e dunque avremmo dovuto giocare una partita vera. Nel secondo tempo non è stato così».  
Il problema di mentalità, insomma, riemerge secondo Gattuso. E in vista della seconda di Champions, del ritorno degli ottavi con il Barça, a suo parere non è questa la strada. «Non mi interessa quando sento dire che non abbiamo stimoli: tra una ventina di giorni abbiamo la partita con il Barcellona e dovremo arrivarci pronti». Un ordine. Una necessità.

IO E SINISA. E ancora. «Il pareggio? Ci è andata bene. Nel secondo tempo ho rivisto la squadra di quattro o cinque mesi fa, ogni volta che il Bologna scendeva, attaccava, pensavo che ci avrebbe potuto mettere in pericolo».  
Un crescendo: «Mihajlovic è più cazzuto di me: io abbaio ma mordo poco, lui morde di più e lascia il segno».  
Poi, carrellata di singoli: «Non credo che il problema sia stato Milik, più che altro è stato un problema di squadra: Arek ha fatto quel che doveva e tutti hanno fatto fatica. Non siamo stati bravi a fargli arrivare i palloni giusti».  
Spazio a Lozano, titolare per la prima volta in campionato nella sua gestione: «Lui è diverso da Insigne, ha grande velocità e ha giocato come doveva. Diciamo che nel primo tempo il Napoli non mi è dispiaciuto, pur non essendo stato bello, poi nella ripresa il Bologna ci ha schiacciato e ci ha messo in difficoltà».  

NUOVO TURNOVER. E ora, sotto con la preparazione della partita in programma domenica al San Paolo con l’Udinese alle 19.30: e alla luce degli impegni in serie, e in sequenza, per evitare problematiche di ogni tipo è scontato che Gattuso ricorrerà ancora al turnover. Magari non come quello andato in scena ieri con il Bologna, considerando che Rino ha schierato una formazione diversa per otto/undicesimi rispetto a quella che s’è esibita con il Milan nel turno precedente, ma i cambi sono scontati. A cominciare dalla porta: tornerà Ospina, in virtù di quel patto d’alternanza tra gentiluomini, e poi anche Koulibaly e soprattutto gli uomini del tridente classico: Callejon, Mertens e Insigne. Mancherà Di Lorenzo, squalificato: spazio a Hysaj a destra e a Mario Rui a sinistra.

Fabio Mandarini – Fonte Cds

 

 

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