Fallo di mano: Le spiegazioni somigliano a quelle del conte Mascetti

PRIMO CAMBIO

La grande novità è arrivata all’inizio di questo campionato. La spiegazione data da Rizzoli a Coverciano alla vigilia della prima giornata sembrava essere stata molto convincente. Ma il diavolo, si sa, fa pentole e casseruole, non i coperchi: e così arrivò il tocco di mano di Cerri in Cagliari-Brescia, rigore certo, e invece no. E anche quello di Zielinski in Fiorentina-Napoli.

Da quel momento in poi, è stato un susseguirsi di spiegazioni su spiegazioni, interpretazioni uguali e contrarie a se stesse, tanto da evocare spesso il conte Mascetti, magistralmente interpretato da Ugo Tognazzi in Amici Miei, e le sue “supercazzole”, definizione inserita anche nel vocabolario Zingarelli. Il maquillage apportato dall’Ifab in pieno lockdown (aprile scorso) non ha cambiato la sostanza. Se non stabilire che la parte superiore del braccio (deltoide e ascella) appartiene alla spalla e dunque non è punibile, così come quello in attacco lo diventa se è immediato nell’azione del gol. Fonte: CdS

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