È arrivato il cigno nero: la prima positività Covid a campionato in corso. È accaduto a Parma. Ad essere stato contagiato non si tratta di un calciatore. La squadra è da ieri in ritiro e stamattina verranno effettuati nuovi test “rapidi” al gruppo (come da regolamento) i cui risultati dovranno essere noti entro le 19.30 orario di gara con il Bologna.
Tutto scontato? Apparentemente sì. Ma la vicenda sta mettendo a nudo le difficoltà nate attorno al protocollo per la serie A che non è stato completato nelle sue linee applicative e che quindi espone squadre e torneo ad alcune criticità. Il problema riguarda proprio i test rapidi (quelli che il Parma dovrà effettuare stamattina) e l’ente terzo che deve guidare il processo di controllo e contrasto della diffusione del Covid in serie A. Ma andiamo per ordine.
TESSERATO
Già positivo. La società ha dato notizia del caso attorno alle 14.19 di ieri, dopo che i risultati test di routine, effettuati ogni tre giorni, avevano segnalato l’anomalia (tutti gli altri componenti sono risultati negativi). Il tesserato positivo è stato immediatamente isolato, verrà sottoposto a tre tamponi a distanza di due o tre giorni e quindi ad un test sierologico. In realtà, come sembra essere probabile, il sierologico sarà inutile, visto che il tesserato del Parma in questione potrebbe avere già avuto il Covid. La realistica speranza è che non si tratti di una recidiva: il tesserato sarebbe asintomatico, risultando finora negativo a una decina di tamponi. Fonte: CdS