Ibrahimovic avrebbe potuto indossare l’azzurro e non il rossonero se i sondaggi effettuati in autunno, dopo l’interruzione del suo rapporto coi Los Angeles Galaxy, fossero proseguiti. Invece si interruppero e il ritorno al Milan fu anche una questione di cuore per Zlatan, peraltro affascinato da Napoli al punto da volerla conoscere a bordo della Vespa di Fabio Cannavaro molti anni fa. Gli azzurri dovranno temere i suoi colpi e il suo spirito da combattente, quella cattiveria che lo ha fatto arrivare in cima al mondo e guadagnare quanto pochissimi altri calciatori al mondo, indossando le maglie dei club più prestigiosi, compreso quel Barça che è convinto di eliminare il Napoli e riscattare una stagione che ha offerto delusioni inconsuete per il popolo blaugrana. La voglia di spingersi oltre è un tratto distintivo di Ibra come di Gattuso, messo alla porta da Gazidis nonostante un anno e mezzo di buon lavoro al Milan. Dopo un sodalizio professionale cominciato oltre vent’anni fa Rino non cerca vendette. Piuttosto, avvicinandosi l’8 agosto, auspica di registrare ulteriori progressi del Napoli contro quella squadra che per lui sarà sempre un’avversaria e mai una nemica. Fonte: Il Mattino