Otto partite consecutive da titolare per Lorenzo Insigne. E, trasferta di Bergamo a parte, negativa un po’ per tutti, sempre garantendo qualità e quantità. Impegno, sacrificio e talento. Assist e perle. Come il gol contro la Roma. Un bel momento, assolutamente, ma soprattutto la certezza di aver rimesso al posto giusto tutti i tasselli del mosaico. E non solo perchè adesso gli riescono i virtuosismi, ma perchè corre, difende, aiuta. E’ un atleta vero, completo: regala fantasia e imprevedibilità alla fase offensiva e poi riesce a sacrificarsi in fase difensiva, forte anche di tutto il patrimonio acquisito all’epoca di Rafa. Un calciatore nel pieno della sua maturità: ecco chi è oggi Insigne. Oggi, il capitano è un pilastro. Imprescindibile e immune al turnover. Prima o poi, toccherà anche a lui prendere fiato, magari mercoledì a Bologna, però al momento non si discute: la freccia sinistra del tridente che sfiderà i rossoneri di Pioli sarà lui. Lorenzo: il fedelissimo di Rino.
CdS