Napoli, senza alcun rancore: il gattusismo non lo prevede

Ci mette la faccia, sempre. E non cerca alibi, Rino Gattuso. Apre e chiude le questioni guardandosi negli occhi,  Lozano docet. Non esistono più rancori, in questo Napoli; e seppure non si andrà tutti d’amore e d’accordo, quando si scende in campo tutti giocano per tutti, per il Napoli. Si chiama gattusismo. Ora bisognerà continuare a limare tattica e anima in vista di Barcellona, sfruttando le ultime partite di un campionato nato male e poi raddrizzato per strada. A cominciare dal Milan, il suo Milan, atteso domenica al San Paolo alle 21.45: un incrocio romantico, estremamente emozionante considerando che sarà il primo da avversario dopo 13 anni e mille successi da giocatore e 2 anni da allenatore. Che storia, che bellezza e che grandezza, ma conoscendo Rino, seppur indimenticabile, ormai è tutto in bacheca: contano il presente e il futuro, e dunque il Napoli. Il giovane talento di nome Napoli che Gattuso vuole trasformare in un uomo di successo.

I Mattino

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