Dov’è Callejon che voglio divertirmi un po’ con lui: deve aver pensato questo, Dries Mertens, dopo aver fatto il suo dovere, il gol numero 124 con la maglia del Napoli, la rete che ha spalancato le porte alla vittoria e tradito i guantoni che parevano sicuri – fino a quel momento – di Perin. Il gesto è chiaro rivolgendosi alla panchina, dove José lo aspetta: mano sul mento, testa alta, come l’esultanza di Callejon con la Roma. Perché lo spagnolo non è mai stato solo un compagno di squadra per Mertens: «Giochiamo insieme da sette anni, forse potrebbe partire e intanto sta giocando gratis per noi. Non poteva non meritare questo mio gesto dopo il gol».
A MEMORIA
La dedica da libro cuore arriva dopo aver analizzato una vittoria che alla fine è arrivata col brivido, come contro la Roma, grazie al gol di Lozano ma ovviamente decisa (anche) dal suo, di guizzo: «Siamo in un buon momento e stiamo facendo bene» ha detto Mertens a fine partita, aggiungendo nel dettaglio: «Lavoriamo bene, in campo sappiamo quello che dobbiamo fare e penso si noti guardandoci giocare». Il Napoli corre, vince e si diverte grazie all’ampiezza dell’organico: «Per l’allenatore è importante avere quasi tutti a disposizione e potendo fare rotazioni ognuno di noi entra in campo fresco per far bene».
PER JOSÉ
Mertens e Callejon sono amici, compagni, complici: «Ho giocato sette anni con lui – prosegue il belga – e sapere che potrebbe andar via mi fa un po’ male». Lui ha rinnovato, Callejon no, il contratto sarebbe già scaduto (30 giugno) eppure lo spagnolo è ancora qui per una scelta da applausi che Dries vuole sottolineare: «Lui sta giocando gratis perché tiene alla maglia e alla squadra. Poteva andare in vacanza, ora poteva essere al mare, ma ha scelto di non lasciarci soli. Il suo è un esempio straordinario».
Fabio Tarantino (CdS)