Il calcio femminile, ripartirà il 22 Agosto, si cerca ora la quadra per l’ultimo salto, ovvero il professionismo. Quest’ultimo passaggio ci sarà nel 2022/23 e da quel momento molte cosa possono cambiare. Ilnapolionline.com ha intervistato l’ex di Fiorentina e A.c. Milan, non che della nazionale Marta Carissimi.
Quali i ricordi più belli della tua carriera calcistica? “Ho iniziato che avevo 9 anni nella squadra maschile del mio paese, poi a 15 il passaggio col le ragazze. 18 anni di serie A e nazionale, tantissimi bei ricordi e qualche episodio un po’ meno, ma tutte sono state esperienze che mi hanno fatto crescere”.
Della tua lunga carriera calcistica, il momento più bello della tua carriera e quello che vorresti dimenticare? “La partita che ricordo più volentieri è quella con cui abbiamo vinto lo scudetto al Franchi con la Fiorentina, stagione 2016-17. Stagione incredibile, conclusa con la vittoria anche della coppa Italia. La partita che ricordo meno volentieri è Italia – Russia all’Europeo 2017. Quella sconfitta ci costò l’accesso ai quarti di finale”.
Cosa ti ha spinto a dire addio al calcio giocato? “Nulla di particolare, ma la fine naturale di un percorso a questo meraviglioso sport. Ho vissuto anni meravigliosi, dove ho dato tutto e mi auguro che il movimento possa fare quel definitivo salto di qualità che tanto auspichiamo”.
Nel 2022/23 il calcio femminile passerà al professionismo. E’ il giusto coronamento per i vostri tanti sforzi in campo? “Il processo è iniziato nel 2015 con l’obbligo delle U12 per le squadre maschili. Con l’ingresso della Fiorentina prima, che ha acquisito il titolo di una prima squadra, e quello della Juventus poi, hanno iniziato ad entrare tanti club professionistici e ora 8/12 delle squadre di serie A sono club femminili sotto quelli maschili. Il livello di competenza, professionalità e strutture si è alzato molto, ma la pandemia Covid ha fatto emergere la fragilità del sistema. Serve dunque avere un progetto che innalzi i livelli e permetta al sistema di auto sostenersi, per essere professionisti in tutti i sensi dal 2022/23”.
Infine cosa vorresti dire in particolare alle neo promosse Napoli e San Marino Accademy in serie A? Dove possono arrivare? “Il San Marino si potrebbe definire una “sorpresa” del campionato cadetto, il Napoli aveva creato la scorsa estate la squadra per salire in serie A, dichiarando esplicitamente il suo obiettivo. Il salto nella massima serie è sempre insidioso, perché il livello si alza molto. Sarò dunque interessante vedere come concluderanno il mercato in vista della nuova stagione. Sicuramente non sono società che vorranno fare le comparse in serie A”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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