Le Universiadi napoletane non mollano, rilanciano. Sotto forma di investimenti. Non solo 270 milioni per 70 impianti. De Luca rilancia. «Dalle Universiadi ci sono avanzati 25 milioni di euro e abbiamo deciso di reinvestirli negli impianti sportivi della Campania, completando lo stanziamento regionale di 270 milioni. Partiamo in questi giorni con un bando per 50-60mila euro a 74 Comuni della regione per piccoli interventi agli impianti sportivi. Poi ci sono altri 15 milioni per impianti medi o medio grandi. Completiamo quindi alcuni finanziamenti per lo stadio Collana con 8 milioni, poi 1,2 milioni di euro per la copertura dello stadio San Paolo, ad Afragola 1,3 milioni per lo stadio Moccia, a Mondragone, cari amici della civilissima città di Mondragone con buona pace di chi sapete voi, diamo per lo stadio Conte un milione. Sono fatti concreti, non pellegrinaggi». E ancora «fondi a Caserta per lo stadio Pinto, a Napoli per lo stadio Albricci, al Palazzetto dello Sport di Salerno e al Campo Sportivo di Mercogliano. Le Universiadi sono state un grande atto coraggioso, un atto di lucida follia che ha portato a una prova straordinaria, ora ne approfittiamo per migliorare lo sport in tutta Regione. Qui tutti evocano il modello Genova. Io, invece, ne evoco un altro che è quello delle Universiadi». Il codice degli appalti – ha aggiunto – va modificato in tantissime cose ma evitiamo di cadere nell’eccesso opposto che facciamo solo trattative private perché questo significa solo mettere l’economia nelle mani della camorra. Serve un punto di equilibrio e il modello Universiadi è un modello assolutamente virtuoso.
Il Mattino