Gattuso: “Ci siamo fatti due gol  da soli. In campo parlavamo… Non ammetto cali di tensione”  

Rino Gattuso è infastidito. E anche molto. La sconfitta di ieri a Bergamo con l’Atalanta ha segnato, ormai in maniera praticamente irrimediabile, la corsa al quarto posto che vale la Champions, ma l’aspetto che più di ogni altro ha turbato il tecnico del Napoli è stato il modo in cui la squadra ha affrontato la partita: «Dopo il gol abbiamo pensato soltanto a chiacchierare invece di stare sul pezzo. Non mi è piaciuto l’atteggiamento, sono molto arrabbiato». La prima pausa di un percorso quasi perfetto che finora, dopo il ritorno del calcio, ha prodotto le vittorie con il Verona e la Spal e soprattutto la conquista della Coppa Italia passando da Inter e Juventus. A proposito di coppa: il campionato per gli azzurri sembra ormai scritto, i 15 punti di ritardo dai nerazzurri di Gasp sono un peso enorme, però in prospettiva c’è il ritorno degli ottavi di Champions con il Barça al Camp Nou. «Dobbiamo lavorare per arrivare a questo appuntamento nel miglior modo possibile». E’ un obbligo. Un ordine.  

 «PARTITA IN MANO, E POI…» E allora, la prima sconfitta post lockdown. Nonostante premesse che sembravano annunciare l’ennesima giornata importante del Napoli di Gattuso. «L’Atalanta in genere schiaccia gli avversari, fa cinque o sei reti a tutti e mette in difficoltà chiunque, e invece non ricordo un tiro a porta. Ci siamo fatti gol da soli: avevamo la partita in mano e l’abbiamo buttata. Sono arrabbiato: nel calcio nessuno mi ha mai regalato nulla, e invece noi questa volta abbiamo regalato la vittoria». Rino proprio non riesce a digerire la sconfitta. E sia chiaro, non è una questione di risultato: «Ripeto: non mi è piaciuto l’atteggiamento. Abbiamo commesso errori su errori, cosa che per la qualità dei nostri giocatori non deve accadere, e soprattutto abbiamo pensato troppo a parlare, a chiacchierare con l’arbitro e il guardalinee invece di pensare a giocare. I gol ce li siamo fatti da soli».  

MENTALITA’ VINCENTE. E ancora. «Non mi è piaciuto l’atteggiamento dei miei», sottolinea Gattuso e poi ancora. «Non possiamo perdere in questo modo una partita giocata così: l’Atalanta ha fatto poco, e anche se la prestazione resta sono arrabbiato. Molto. Non sono contento per tutto quello che abbiamo sbagliato dal punto di vista qualitativo e per il calibro dei calciatori che abbiamo c’è il dovere di fare molto meglio»”.

Tra l’altro, come ha sempre detto finora, il tecnico azzurro guarda già al prossimo anno: «Questo periodo ci deve servire per migliorare, per crescere anche in chiave futura. Abbiamo il dovere di fare le cose per bene: l’importante è creare una mentalità vincente e prepararci in vista della prossima stagione. Non possiamo regalare niente a nessuno. Abbiamo il dovere di restare sul pezzo. E sua chiaro, l’errore ci può stare…».

Parla del primo gol. «Ma poi non possiamo perdere energie chiacchierando troppo. Dobbiamo pensare a giocare, non ammetto cali di tensione, e invece ci siamo dedicati soltanto ai lamenti. Non va bene». 

VERSO BARCELLONA. E ora, sotto con le ultime del campionato e con la Champions. Il ritorno degli ottavi con il Barcellona. «Mancano ancora molti giorni, giocheremo il 7 o l’8 agosto, ma dobbiamo lavorare e insistere per arrivare a questo appuntamento nel miglior modo possibile. Farà caldo per tutti, e quindi dovremo pensare ad arrivarci bene, pronti fisicamente e con la giusta mentalità». E ora, la Roma: domenica al San Paolo. Dopo una strigliata: a caccia di risposte.

Fabio Mandarini (CdS)

 

 

 

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