Diletta Leotta: “A Bergamo pochi gol, Gattuso è un condottiero”

È molto di più del volto di punta di Dazn, Diletta Leotta è una vera icona della tv italiana. Per Dazn è protagonista dei pre e post partita di serie A, e oggi sarà a bordocampo prima della gara tra Atalanta e Napoli.
A proposito, si aspettava tutto questo distacco tra le due squadre? «Sinceramente no. Ero convinta che il Napoli di Ancelotti avrebbe potuto giocarsi lo scudetto con la Juve. Poi con il cambio tecnico e i problemi che ci sono stati tra giocatori e società le cose hanno preso un’altra piega».
E infatti ora c’è Gattuso, come le sembra? «È il classico condottiero. Ha ridato linfa al gruppo e una nuova idea di gioco. Non mi stupisce che stia facendo così bene col Napoli dove ha portato anche un trofeo».
Ma torniamo alla partita di stasera, perché oltre al Napoli c’è l’Atalanta. «La squadra di Gasperini non ci sorprende più, ma stasera mi aspetto una partita con pochi gol. Perché l’Atalanta è un rullo compressore ma Gattuso lavora molto bene sulla difesa».
Usciamo un attimo dalla partita: come è cambiata la vita da bordocampo ora che negli stadi non c’è il pubblico? «Il silenzio dello stadio vuoto fa più rumore di quando è pieno, però ora ti arrivano alle orecchie gli incitamenti reciproci tra calciatori e le indicazioni degli allenatori. Penso sopratutto al discorso vibrante di Gattuso rivolto ai giocatori dopo la conquista della coppa Italia».
E le mancano i cori che ti facevano i tifosi al San Paolo, ma un po’ in tutti gli stadi? «In assoluto mi manca il calore del pubblico, il chiasso durante i collegamenti e l’affetto di tutti i tifosi. E poi mi manca soffermarmi sulle storie che vedi allo stadio: amici, famiglie con bambini, e tifosi che conservano la passione anche quando perdono. Lo stadio è un’esplosione di stati d’animo: un quadro in movimento».
Ci racconti qualcosa in più della sua quarantena. «Non ho mai smesso di lavorare, tra dirette con Radio 105 e Dazn dove abbiamo ideato il format Dazn Calling, nel quale da casa ho rivolto delle videodomande a protagonisti dello sport su come trascorrevano quel periodo unico e particolarissimo. Poi mi sono allenata moltissimo, visto che come un po’ tutti, la quarantena ci ha portato a prendere qualche kg in più».
Lei è considerata un’icona di stile: cosa ne pensa del nuovo look di Callejon? «Gullit ha avuto i baffi per diverso tempo. Sandro Mazzola li ha portati per quasi tutta la sua carriera. Dietro i baffi immagino ci sia il desiderio di piacersi cambiando qualcosa di sé. Le donne cambiano il trucco, il taglio di capelli. Oppure più semplicemente i baffi piacciono a qualcuno che ami e l’accontenti».

Il Mattino

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