Zeman: “Gattuso? Ha ridato un’anima al Napoli. A Bergamo sarà una partita divertente”

Il tecnico boemo parla anche dell'Atalanta ai microfoni del CDS

Meglio un giorno da leone: poi ne capita uno «da pecora», alla radio, e «stranamente», finisce in caos. «Perché c’è sempre qualcuno che ama interpretare a modo suo ciò che dichiaro». E’ dal 27 luglio del 1998, ormai sono ventidue anni, ch’è divenuto necessario, persino indispensabile intrufolarsi «dentro» Zdenek Zeman, il «grande accusatore» d’un mondo spinto a «uscire fuori dalle farmacie»: la Storia poi è rimasta lì, raccontata attraverso i processi e le cicatrici che ancora s’intravedono, ripensandoci. «Ma io stavolta non ho fatto alcuna allusione e mi spiace che si sia voluto equivocare il senso di frasi chiare, in cui elogiavo i sistemi di allenamento di Gasperini e applaudivo l’Atalanta per ciò che ha costruito». E’ il destino di chi non argomenta attraversa «frasi fatte», che ha scelto di essere sempre diretto, che non offre la possibilità di manipolare ma eventualmente di riflettere, e che – quando può – non si sottrae neanche all’ironia tagliente. 

Zeman e l’Atalanta che corre «stranamente»: spieghiamola. «Io ho detto altro, ma c’è qualcuno che vuole interpretare a modo proprio: per me l’Atalanta – e lo so per certo – è una delle poche squadre che si prepara veramente, mentre gli altri non appena si stancano preferiscono riposare. E quello stranamente era riferito al clima intorno ai calciatori, a una città piombata come nessun’altra nel dramma e capace di reagire e presentarsi pronta, perché ogni seduta punta ad allungare la soglia della fatica. C’è chi si limita al torello e c’è chi corre per allenarsi, come fa l’Atalanta».

Il dg bergamasco, Umberto Marino, la spinge a chiedere scusa per avere strumentalizzato il dolore. «Ma io non ho offeso nessuno e quindi non devo scusarmi. Ho esaltato ciò che fa Gasperini e mi spiace che si voglia costruire un caso dove il caso non esiste. E quanto a Marino, invece, mi viene da sorridere e mi fa pensare a un proverbio siciliano: mica ha il carbone bagnato?»

Lei punge… «Io ribadisco: Gasperini sceglie di allontanare la soglia della fatica e questo può accadere semplicemente allenandosi, tanto e bene. Il campo lo conferma e anche le prestazioni, perché la sua squadra gioca un gran bel calcio, a differenza di quello che si vede nel maggior numero di partite: ma tutto ciò è comprensibile dopo tre mesi di parziale attività fisica, né mi sembra che altrove – in Spagna, in Germania e Inghilterra – vada diversamente. Atalanta e Napoli, in questo momento, sono le eccezioni e divertono».

Gattuso ha impresso la svolta. «È stato bravo nel sistemare il Napoli assecondandone la natura. Ha talenti esagerati e gli restituito serenità, dopo i problemi dell’autunno scatenati dal rifiuto di andare in ritiro. Ha motivato i calciatori, ed è stato un grande».

E ha ritrovato Insigne. «Che un giorno viene esaltato ed un altro viene criticato. Ma le sue qualità, Lorenzo non le ha mostrare soltanto a Napoli, ma anche in Nazionale. Gli auguro di continuare così e sono convinto che giovedì sarà una partita divertente. Ma penso anche ad altro, perché Atalanta e Napoli potranno essere protagoniste anche in Champions League». 

Antonio Giordano – Fonte: CdS

 

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