A ‘Punto Nuovo Sport Show’, Umberto Chiariello ha intervistato Carlo Longhi, CASMS: “L’osservatorio lavora sempre, ha lavorato anche durante la pandemia ed è a disposizione delle autorità. Fino all’ultima riunione, sul pubblico non è stato dato nessun rischio, per quanto riguarda le gare. Quindi l’impiego delle forze dell’ordine finora è stato limitato. Domani (Oggi)ci attende una riunione, in cui si discuterà se impiegare più forze dell’ordine, attenendosi al protocollo di 20 pagine. Ad oggi, non c’è pubblico e quindi nessun rischio. Le forze dell’ordine sono ridotte al minimo. L’osservatorio non c’entra niente con le porte aperte, o chiuse, dello stadio. Per quanto ci riguarda, a secondo di ciò che ci viene detto, se a porte chiuse, aperte o pubblico parziale, assumiamo delle decisioni di assegnare un indice di rischio a queste domande. Io vorrei l’apertura degli stadi. Ho arbitrato dai 50 agli 80mila spettatori. Il calore è completamente diverso a quello che vediamo in questi giorni. Auspico che sia finito questo periodo della pandemia e che gradualmente si possa rientrare negli stadi. Ovviamente non sta al CASMS decidere. Spetta al Governo ed alle Federazioni. Quelle che vediamo oggi sono gare che non vedevamo con il pubblico. Quando ho arbitrato con poco pubblico, avevo pochi stimoli. Anche gli arbitri sono stimolati dal pubblico. Ho tanti ricordi dei miei arbitraggi. In particolare a fine campionato 1989/90 ho arbitrato la Supercoppa tra Napoli e Juventus. Quella è stata una delle mie più belle partite. Maradona era un grande giocatore. In campo era corretto, simpatico. I grandi campioni, come i grandi geni, sono persone molto al di sopra. Persone amabili. Rizzoli è molto bravo. Gli arbitri bravi, come Orsato e Rocchi, per una questione anagrafica non potranno essere in Qatar. Abbiamo arbitri ottimi, anche in campo internazionale. Ieri ho visto arbitrare molto bene Maresca. Ma come lui abbiamo tanti arbitri giovani e bravi. Seguo volentieri Pasqua, molto bravo“.